Milan, niente sprechi: due ruoli da coprire per poi pensare al resto
Il Milan non attraversa certamente un periodo straordinario dal punto di vista finanziario. Gli esborsi economici sono limitati e l'imperativo del low-cost è ridondante. Il netto taglio al monte ingaggi, pesantemente alleggerito dopo gli addii dei tanti senatori, potrebbe essere un punto di partenza per rinnovare la squadra (anche con pochi soldi a disposizione). Quando il portafoglio piange, e questo dovrebbe essere un ragionamento automatico, è vitale ed obbligato evitare eventuali sprechi. Sprechi di ogni genere, come gli investimenti su giocatori in là con l'età o per ruoli già ampiamente coperti. Assodato che Maxi Lopez ha fatto benissimo quando chiamato in causa, il Diavolo di oggi non può permettersi 8.5 milioni per una quinta/sesta punta. Discorso simile anche per le decine di terzini che vengono accostati ai rossoneri sulle pagine dei giornali. Tra rientri dai prestiti e rosa attuale, il Milan può contare su diverse nuove soluzioni per entrambe le fasce: a destra ritroveremo il "promosso" De Sciglio, con il possibile spostamento di Antonini; a sinistra, oltre al ventilato esperimento Emanuelson, tornerà dall'Espanyol l'instancabile Dìdac Vilà (una sola gara saltata quest'anno in Liga). Si parla tanto anche di un possibile interessamento per Silvestre o per altri centrali difensivi ma, una volta ingaggiato Acerbi, Allegri potrà contare su cinque uomini più che affidabili: Thiago Silva, Mexes, Bonera, Yepes e appunto l'ormai ex clivense. Discorso molto simile anche per l'attacco dove, al momento, i ranghi appaiono piuttosto compatti: solo in caso di una cessione importante si andrà a ritoccare il reparto, ma in caso contrario non si registreranno pesanti acquisizioni. Quali sono i ruoli dove, in questo momento, il Milan ha bisogno di intervenire: il centrocampista centrale titolare e la riserva di Kevin-Prince Boateng. Massimiliano Allegri ha parlato di Montolivo e Muntari come possibili alternative ad Ambrosini ma, ragionandoci su, ne l'uno ne l'altro appaiono ipotesi realistiche: il tecnico toscano non ama il regista davanti alla difesa (vedi Pirlo) e il ghanese da il meglio di se come mezz'ala. Il cambio di Boateng sarà un altro nodo cruciale di questa campagna di rafforzamento estiva: Emanuelson, pur impegnandosi, non ha convinto appieno in quella posizione e, viste le tante problematiche fisiche del ghanese, sarà importante possedere un altro trequartista in caso di necessità. Il viatico per Paulo Herinque Ganso, dato ormai per serrato, sembra essersi improvvisamente riaperto. La trattativa è difficilissima, viste le spropositate richieste del Santos, ma l'inserimento di Robinho potrebbe facilitarne la realizzazione. Se Oca non sarà, il Milan dovrà ancora attingere da operazioni a basso costo. Qui però bisognerà fare distinzioni tra affari in prospettiva o ritocchi di fortuna, come potrebbe essere la ventilata acquisizione del buon Marco Rigoni. Il centrocampista veneto ha mostrato ottime cose al Novara, ma i suoi trentadue anni non danno spazio a progettualità futura e/o margini di miglioramento. In questo senso (parlando di cash azzerato) ci siamo sentiti in dovere di consigliare Davide Di Gennaro, numero 10 di scuola Milan attualmente in prestito al Modena. Una possibilità che però sembrerebbe già sfumata: la Fiorentina, secondo le ultime indiscrezioni, avrebbe mosso i primi passi per raggiungere il ventiquattrenne milanese. Dopo aver inflitto un colpo fatale al Milan nella corsa allo scudetto, i viola potrebbero quindi accaparrarsi uno dei calciatori più interessanti in orbita rossonera: una doppia beffa, verrebbe da dire...