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"Milan, magari tornerò qui come allenatore". E se fosse arrivato quel momento Mark?

di Lorenzo De Angelis

Continua la ricerca del nuovo allenatore in casa Milan. Dopo essere saltata l'opzione Julen Lopetegui, nel corso di queste settimane due nomi in particolare sono stati accostati alla panchina rossonera: Paulo Fonseca e Sergio Conceiçao. Sembrava che il primo potesse essere il principale indiziato a sostituire Stefano Pioli, anche più del secondo, ma stando a quanto appreso dalla redazione di MilanNews.it (CLICCA QUInelle ultime ore ha preso prepotentemente quota la candidatura di Mark van Bommel, profilo un po' uscito dai radar nell'ultimo mese ma che a quanto pare ora potrebbe insidiare i due portoghesi. 

Mentre il Mark van Bommel giocatore lo abbiamo imparato a conoscere tutti, quello allenatore è ad oggi ancora un'incognita, a meno che non siate tifosi del PSV, del Wolfsburg o del Royal Antwerp. Nonostante questo, comunque, il profilo dell'allenatore olandese stuzzica la dirigenza del Milan, che a 12 anni dal suo addio potrebbe pensare di riaccoglierlo avverrando quella che fu una predizione del diretto interessato. Nel giorno del suo addio, infatti, van Bommel disse "Non voglio salutare per sempre il Milan, vi dico arrivederci e magari tornerò qui quando sarò allenatore"...e se fosse arrivato quel momento Mark?

La panchina del destino: dal ritorno al PSV, al flop tedesco fino al riscatto Royal

Che van Bommel sarebbe diventato un allenatore lo si poteva intuire anche dal soprannome che gli era stato dedicato una volta arrivato in Italia: 'il Generale'. Più facilmente lui stesso aveva ammesso praticamente fin da subito che avrebbe intrapreso questo percorso a fine carriera, cosa che ha fatto grazie anche all'aiuto del genero Bert van Marwijk, ex allenatore, tra le altre, dell'Olanda vice campione del Mondo nel 2010. 

Dopo una breve esperienza al fianco di Stekelenburg con l'U19 degli Oranje, van Bommel nella stagione 2018-2019 ha la sua prima grande occasione sulla panchina del PSV, club nel quale torna dopo esservi stato una leggenda da calciatore. La prima stagione dell'olandese non è male ma termina senza trofei, mentre la seconda invece gli costa l'esonero dopo una serie di risultati negativi consecutivi. Dopo i Boeren van Bommel viene ingaggiato nel 2021 dal Wolfsburg, ma l'esperienza in Bundesliga è un fiasco totale. 

Con un curriculum non esaltante l'olandese è dovuto ripartire dal basso e l'ha fatto anche discretamente bene, accettando l'interessante ed ambizioso progetto tecnico del Royal Antwerp nell'estate del 2023. Con i Great Old van Bommel si è tolto la soddisfazione di vincere al primo colpo la Jupiler League a 66 anni dall'ultima volta, in un finale di campionato pazzo che ha visto tre squadre lottare fino all'ultimo secondo per il titolo. Oltre al campionato, in bacheca l'olandese ha aggiunto -sempre l'anno scorso- la Coppa Nazionale e poi la Supercoppa, completando così il triplete di Belgio. Nonostante il suo contratto sia in scadenza nel giugno 2025, van Bommel ha già annunciato il suo addio all'Anversa al termine di questa stagione.

Milan, in risalita il nome di van Bommel per la panchina: caratteristiche e stile di gioco de 'Il Generale'

Nel corso di questi mesi si è tanto parlato dell'identikit del prossimo allenatore del Milan: profilo giovane, che sappia lavorare in sincronia con la società e valorizzare soprattutto i giovani e la rosa a disposizione. Mark van Bommel sembra accontentare tutti questi requisiti, e non è un caso che la sua candidatura nelle scorse ore abbia preso prepotentemente quota. 

Ma come giocano le squadre di van Bommel? Quali sono le basi del calcio de 'Il Generale'? Sin dalle prime panchine al Philips Stadion di Eindhoven l'allenatore olandese ha sempre proposto un calcio offensivo con le ali larghe sfruttando al massimo il modulo 4-3-3, anche se nell'ultimo periodo in Belgio ha sperimentato il 4-2-3-1. Insomma, con il Generale il Milan non andrebbe più di tanto a snaturarsi, anche perché alla base della sua filosofia di calcio ci sarebbe la forte influenza della scuola olandese: pressione a tutto campo, gioco propositivo e offensivo con tanti inserimenti e scambi di posizione, cose che comunque dalle parti di Milanello già si è fatto con Stefano Pioli.

Questi sono tutti indizi che ci portano a credere che Mark van Bommel possa essere l'uomo giusto per il Milan, ma non gli unici. La candidatura dell'olandese sarebbe rinforzata anche dal fatto che nel corso della sua (breve) carriera da allenatore è stato in grado di valorizzare numerosissimi giovani calciatori poi diventati protagonisti in Italia e nel resto d'Europa come Hirving Lozano, Denzel Dumfries, Cody Gakpo, Gaston Pereiro, dimostrandosi essere però allo stesso tempo bravo nel gestire uno spogliatoio, come quello dell'Anversa, in cui si trovavano anche campioni a fine carriera come Radja Nainggolan e Toby Alderweireld.


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