Milan in caduta libera. Ma per ora Conceiçao resta al suo posto
Il Milan è in caduta libera e dopo ogni partita sprofonda sempre di più. Ieri sera contro la Lazio, in un San Siro che ha contestato tutto e tutti per tutta la gara (soprattutto la proprietà), è arrivata la terza sconfitta di fila in campionato: ora il Diavolo è nono in classifica e fuori da ogni competizione europea. La formazione milanista è stata punita ancora una volta dagli episodi, ma l'approccio al match e l'atteggiamento del primo tempo sono stati ancora una volta inaccettabili.
RESTA CONCEICAO - A questo punto è lecita una domanda: ma la squadra segue l'allenatore? Se lo chiede questa mattina anche il Corriere della Sera che spiega che al termine della partita la società non ha voluto prendere decisioni di pancia e procedere a un ulteriore avvicendamento in panchina. Quindi per il momento Sergio Conceiçao resta al suo posto. In via Aldo Rossi sono chiaramente ore di riflessione, ma la dirigenza milanista non vorrebbe un altro ribaltone dopo l'esonero di Paulo Fonseca a fine dicembre. In questi ultimi giorni si era vociferato del possibile addio del portoghese in caso di sconfitta contro la Lazio, con Mauro Tassotti, già in società come collaboratore di Oddo a Milan Futuro, al suo posto fino a fine stagione, ma per ora tutto resta com'è.
L'AMBIENTE NON AIUTA - Qualcuno pensava che Conceiçao potesse dare le dimissioni, ma l'allenatore rossonero non ha questa intenzione anche se è consapevole che la situazione del Milan è davvero difficilissima: "Quando l’ambiente è così, le scarpe dei giocatori sono bollenti. Il momento non è per niente facile, lo sappiamo. I giocatori sentono quello che c’è attorno al club. C’è una strada sola: lavorare e avere il massimo orgoglio per questi colori che difendiamo, dando il massimo tutti i giorni per cambiare la situazione. Ci sono anche episodi che succedono durante la partita, negativi per noi e decisivi per l’avversario: ma non voglio parlare di sfortuna". La contestazione dei tifosi, che hanno di fatto abbandonato la squadra, di certo non ha aiuta: "Noi abbiamo preparato la partita in pochissimo tempo, abbiamo parlato di questo ambiente ed è stato strano: prima volta che mi succede in carriera. I giocatori lo sentono. Non è facile: quando non riesce un dribbling, un passaggio e l’avversario fa gol... La squadra ha mostrato grande carattere quando è rimasta in dieci, potevamo anche vincere. Alla fine arriva questo rigore".