Milan "fortunato"? Mica tanto: 14 legni colpiti e 16 formazioni diverse in 19 giornate di campionato (una sola volta quella titolare)
Il Milan ha chiuso in vetta alla classifica il girone di andata di Serie A e ha vinto così il titolo di "campione d'inverno" dieci anni dopo l'ultima volta (stagione 2010-2011). Il cammino dei rossoneri è stato finora straordinario, anche perchè il Diavolo ha dovuto affrontare tante assenze in questa prima parte di stagione tra infortuni, squalifiche e positività al Covid-19. Nonostante questo, la squadra di Stefano Pioli è stata la più continua e merita assolutamente la vetta della classifica.
CAMBI DI FORMAZIONE - Il primo posto del Milan in campionato è stato spesso definito "fortunato" da qualcuno, ma chi lo dice forse non sa che in questo girone di andata il tecnico milanista è stato costretto a schierare ben 16 formazioni diverse in 19 partite (in un'unica occasione, contro il Napoli, ha potuto mettere la formazione titolare: G. Donnarumma, Calabria, Kjaer, Romagnoli, Hernandez, Bennacer, Kessie, Saelemaekers, Calhanoglu, Rebic, Ibrahimovic). Solo tre volte (contro Inter, Udinese e Verona), Pioli ha potuto schierare lo stesso undici dal primo minuto: G. Donnarumma, Calabria, Kjaer, Romagnoli, Hernandez, Bennacer, Kessie, Saelemaekers, Calhanoglu, Leao, Ibrahimovic. Questo perchè il tanto "fortunato" Milan ha avuto numerose assenze in questi primi mesi di campionato e molto spesso a mancare sono stati i titolarissimi: basti pensare alle tante partite saltate da Romagnoli, da Bennacer, da Rebic e soprattutto da Ibrahimovic. Ma quella rossonera ora è una vera squadra, unita e compatta, che ha saputo vincere lo stesso e mantenere con merito la vetta della classifica.
QUANTI LEGNI COLPITI - In queste settimane, si parla poi tanto dei 12 rigori fischiati al Milan, mentre si parla pochissimo dei 14 legni colpiti dal Diavolo in questo girone di andata: ben 14 pali o traverse (dato Lega Serie A), nessuno in Serie A è stato così sfortunato (Verona 12, Udinese 11 e Spezia 10). Parlare di fortuna, quindi, è sbagliato ed è una cosa assolutamente lontana dalla realtà: la squadra milanista di Pioli merita solo tanti applausi per il primo posto in classifica.