Milan epico! Partita gigantesca, espugnato il Santiago Bernabeu dopo 15 anni: 1-3
Erano 15 anni che il Milan non espugnava il Bernabeu e anche allora, come stasera, i rossoneri si presentavano a Madrid come una squadra balbettante, che viveva in patria alti e bassi, con un tecnico nuovo (Leonardo) e una quadra tattica che non si riusciva a trovare. Quindici anni fa fu una notte epica, una vittoria per 2-3 che diede linfa a un gruppo che da lì ripartì. Questa notte è una notte epica perché il Milan ha espugnato nuovamente il "Bernabeu", lo ha fatto ancora da super-sfavorito e giocando un calcio eccezionale, coraggioso, mettendo a nudo i punti deboli della squadra campione d'Europa.
Paulo Fonseca ha messo sotto scacco Carlo Ancelotti, stasera. La mossa Musah sulla destra per un 5-4-1 in fase di non possesso che tornava 4-2-3-1 nel possesso. La museruola messa a Mbappé che ha trovato pochissimo spazio. Leao buttato nuovamente nella mischia in una partita che aveva tutto per esaltarlo: un avversario che può lasciare aperte praterie e un marcatore (Lucas Vazquez) che terzino non è. Questa sera il Milan è stato semplicemente superiore al Real Madrid, per gioco espresso, per intensità e per spirito. L'antifona si era capita dopo pochi minuti: corner di Pulisic, Militao si perde Thiaw che ci mette la testa e supera Lunin: 0-1 al 12' e primo gol del tedesco con la maglia del Milan, rete che arriva alla sua 60ª presenza.
Il Real è tenuto in vita quasi solo per gli errori in disimpegno dei rossoneri: ne commette uno Theo che serve al Real una palla gol, Vinicius entra in area ed Emerson Royal lo tocca. Rigore che al 23' lo stesso brasiliano trasforma di cucchiaio. Ma il Milan di questa sera ha il vestito buono delle grandi occasioni: Fofana giganteggia in mediana, Reijnders scucchiaia in avanti che è una delizia, Pulisic sulla trequarti ha trovato il suo habitat naturale. E Leao fa il Leao versione campione: il portoghese al 39' riceve spalle alla porta, si gira e impegna Lunin a una grande parata, la difesa del Real dorme e Morata si avventa, ringrazia e segna l'1-2. Settimo gol da ex per il numero 7 che fino ad allora si era distinto per un grandissimo lavoro.
I fischi all'intervallo del pubblico del Real Madrid sono l'indicatore di come la squadra campione d'Europa sia messa sotto da un Milan superlativo. E col risultato da recuperare la squadra di Ancelotti si espone di più, mostrando il fianco ai rossoneri pericolosi nelle ripartenze. Più passano i minuti e più c'è la consapevolezza che l'impresa è davvero alla portata. Al 73' è tutto più chiaro quando Leao salta Vazquez e serve in mezzo per Reijnders che controlla e supera Lunin col sinistro: 1-3. Le ultime emozioni arrivano con un gol annullato al Rudiger dal VAR per un fuorigioco di Rodrygo. Loftus-Cheek, entrato nel finale, ha la palla del poker e solo un grande intervento di Lunin gli dice di no. Poco male, il Milan si "accontenta" di un epico 1-3, regala ai tifosi una notte esaltante almeno quanto quella del derby e risale incredibilmente in classifica, nell'ultima partita sulla carta proibitiva. Ora arriva la discesa. E se lo spirito è questo la qualificazione è davvero alla portata.