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Milan, a Napoli serve cambiare pagina: gli aspetti chiave su cui lavorare per tornare a vincere

di Claudio Pogliaghi

Due sconfitte di fila per il Milan: dopo la partita sfortunata contro la Juventus è arrivato un sonoro 3-0 rifilato dal PSG ai rossoneri in Champions League. Il Diavolo è atteso da un'altra prova importante, quella di domenica sera a Napoli: non sarà facile visto il momento e la situazione infortuni, ma ci si attende una reazione forte per cacciare via alcuni fantasmi. Ecco gli aspetti su cui Pioli e la squadra dovranno concentrarsi per cambiare pagina.

RISOLLEVARE I SINGOLI - Non è un mistero: alcuni calciatori rossoneri non stanno rendendo al loro livello. Si parla ad esempio di Olivier Giroud, che ha fatto 4 gol in stagione di cui tre su rigore e non segna da settembre. Come il francese anche Rafa Leao non sembra nella sua forma migliore, e il suo partner sulla sinistra, Theo Hernandez, sembra un lontano parente del difensore straripante in fase offensiva che abbiamo visto nelle annate precedenti. Nel reparto difensivo anche Malick Thiaw, nelle ultime sfide, specialmente con le big, non è sembrato al top. A loro si aggiungono anche dei nuovi acquisti che ancora non sono riusciti ad esprimere il loro potenziale: Jovic su tutti, ma anche Samuel Chukwueze.

CONCENTRAZIONE E CINISMO - A livello di campo, oltre al rendimento dei singoli, al Milan stanno mancando due aspetti fondamentali: concentrazione e cinismo. Il secondo gol subito ieri è un esempio perfetto: una disattenzione grave che è costata ai rossoneri la possibilità di restare in partita. Poca concentrazione in generale nell'approccio difensivo di squadra ma anche singolo: i difensori centrali hanno ancora la tendenza ad entrare sempre e comunque, a prescindere dalla situazione di gioco, quando a volte temporeggiare eviterebbe cartellini (gialli ma anche rossi) che non vanno presi. Vero, la squadra di Pioli vuole essere aggressiva e non attendista, ma l'intervento non deve essere sistematico: si può essere aggressivi anche solo limitando al massimo lo spazio a disposizione dell'attaccante. Quanto al cinismo: il Milan non segna. Sono tre le partite consecutive senza gol, solo uno fatto nelle ultime quattro. Occorre aggiustare la mira, ma non solo. Gli attacchi della squadra di Pioli hanno perso praticità e linearità, e non sfruttano più i punti di forza: per fare un esempio, Leao dovrebbe puntare più spesso l'avversario diretto, anziché azzardare difficili cross o tiri senza neanche avvicinarsi alla zona calda. I rossoneri hanno tante armi e ottimi mezzi, ma occorre tornare a sfruttarli nel modo giusto per evitare il rischio di un gennaio 2023 bis, a cominciare dalla trasferta di Napoli.


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