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Mercato e gioco d'attesa

di Stefano Maraviglia

Puntellata a dovere la rosa in quei reparti che necessitavano di qualche tampone, Adriano Galliani ora può aspettare vagliando tutte le possibilità e le occasioni presentategli dal mercato. Il Milan non vanta un portafogli particolarmente guarnito, le prossime operazioni saranno frutto dell'ingegno e delle difficoltà altrui. L'Ad rossonero ha già fatto presente che arriverà un centrocampista centrale, un mediano avanti alla difesa, l'infinita lista dei papabili offre soluzioni per tutti i gusti. Individuare oggi il nome scelto dal Milan è praticamente impossibile, tanti i fattori a rendere confusionaria la situazione. Si parte dagli scontenti, tutti quei giocatori che hanno goduto di scarsa fortuna nella passata stagione (come Sahin), o che semplicemente hanno deluso le aspettative del club, ci sono poi i giovani esplosi di recente (vedi Strootman e Witsel), ma in grado di offrire tanto dinamismo e margine di crescita, in ultimo si valutano gli esuberi, elementi che acquistati in campagne di rafforzamento faraoniche, poi si trovano ai margini della rosa, soprattutto quando essa viene strutturata su un'ossatura ben definita (Diarra, Gago e Aquilani su tutti). Galliani sa che l'attesa può rivelarsi una fedelissima compagna, quindi dopo aver praticamente concluso la prima tornata di acquisti, ufficializzando gli obiettivi con lo status contrattuale proritario, ora osserva attentamente i vari sviluppi. Manchester City, Real Madrid, Barcellona sono lidi nei quali pescare risulta sempre vantaggioso, gli "scarti" di queste tre corazzate, rappresentano un vero e proprio lusso per ogni altro club. L'estate vede puntualmente questi colossi spadroneggiare sul mercato, i risultati di fine stagione però portano spesso alla luce degli errori di gestione, sfruttati e favorevoli a chi cerca talenti di primo piano, a condizioni e prezzi vantaggiosi. Tanti sono i nomi da citare, quello che per trascorsi e storia è il più affascinate, risponde a Ricardo Kakà, pur non essendo un mediano. Partito da Milano per oltre 60 mln di euro, a fine estate potrebbe essere ingaggiato a zero o quasi. L'attesa dunque come alleata, per chi costretto a fare mercato con pochi soldi o quasi zero, magari aiutato da plusvalenze ottenute con qualche cessione o se si vuole far di più, con una vendita importante. il 31 agosto è il termine ultimo, i giorni precedenti saranno caratterizzati da scenari oggi inimmaginabili.


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