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Mercato a colori? Meglio in bianconero

di Francesco Specchia

Si avvicina gennaio e circolano i primi nomi per il mercato delle big italiane. Le trattative da godere sotto l'ombrellone si sono concluse poco più di un mese fa e... chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto. Gli innesti giunti a Milanello rientrano nella voce "offerte di qualità", quelle che, spingendo il carrello, cercano le classiche casalinghe di Voghera per intenderci. Il low cost paga soprattutto in questo periodo storico, anche se in testa alla classifica ci sono due esempi agli antipodi. La Juve che tanto ha acquistato ad agosto e l'Udinese che tanto ha venduto. Sparare nel mucchio per uccidere qualcuno e avere cecchini preparati per la serie "one shot one kill". In via Turati non si possono permettere di sperperare come negli ultimi anni hanno fatto a Torino, per questo sarebbe da prendere ad esempio il club di patron Pozzo. Proprio ad Udine si farebbero affari molto interessanti sia per caratura tecnica sia per età, anche se va ricordato che per trasferire calciatori da Udine bisogna pagare. La lista è lunga ma di qualità, giocatori già pronti e rodati per la massima competizione italiana. Se non puoi sconfiggere il nemico unisciti a lui. La filosofia bianconera prevede la scoperta di talenti sparsi per il mondo per poi lasciarli esplodere altrove... il Milan cerca un centrale? Ecco pronto Mehdi Benatia, marocchino classe 1987 scovato 2 stagioni fa nel Clermont. Il centrocampo ha bisogno di gamba e corsa, muscoli per dare benzina ad un motore un pò spento? Kwadwo Asamoah, ghanese classe 1988 è un concentrato di caparbietà e fisicità. la fascia sinistra non ha ancora trovato l'alter ego di Abate? Pablo Armero, basta per capire che può vestire i colori del Diavolo.


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