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Mastalli dimostra di essere pronto e più bravo di altri: ora bisogna avere coraggio

di Valentino Cesarini

Chi frequenta Milanello durante la settimana, chi segue la primavera rossonera, sa che c’è un giovane giocatore pronto per calcare il terreno di San Siro. Stiamo parlando di Alessandro Mastalli, classe 1996, capitano della squadra allenata da Cristian Brocchi. A parte le amichevoli estive e la gara di ieri contro la Reggiana, Mastalli non ha ancora esordito in gare ufficiali. Doveva farlo sabato a tre minuti dal termine contro il Cagliari prendendo il posto di Van Ginkel, ma De Jong ha chiesto il cambio ed Inzaghi ha preferito gettare nella mischia il più esperto Essien. E’ vero che il ghanese, 33 anni a dicembre, è più esperto rispetto a Mastalli, ma è altrettanto vero che il numero 15 in un anno al Milan, ha di fatto sbagliato quasi tutte le gare. Non dimentichiamoci che il 25 gennaio dello scorso anno, l’Amministratore Delegato Adriano Galliani lo aveva definito un giocatore utile per la Champions e che poteva aiutare la squadra. Arrivato a costo zero dal Chelsea, scaricato anche dal suo fedele allenatore Mourinho (a Madrid, Essien giocò anche terzino n.d.r), Essien in scadenza ha giugno ha guadagnato 4 milioni (1,5 per i primi 6 mesi del 2014 più 2,5 per questa stagione) ma i risultati sono stati negativi.

CORAGGIO - Ma torniamo a Mastalli. Inzaghi lo conosce bene, lo ha avuto due anni nelle giovanili, lo ha fatto diventare un simbolo del settore giovanile, ma in prima squadra è stato di fatto tenuto sempre in disparte. Si parla di rischi legati all’età, ma bastano gli ultimi due esempi di Cataldi (Lazio) e Verde (Roma) per smentire questa ipotesi. Se un giocatore ha grinta, tecnica, è in grado di lottare per 90’, esce con la maglia sporca e sudata…perché non provarlo?

RAMPA DI LANCIO - Dopo aver “stravinto” la sfida contro Essien nell’amichevole di Reggio Emilia, risultando al pari di Suso (autore di una doppietta) il migliore in campo, ci sarà spazio per Mastalli in queste ultime dieci partite? Inzaghi, dopo la gara contro la Reggiana ha parlato proprio dei giovani, ma ha dichiarato “abbiamo giovani importanti, ma per lanciarli però serve la situazione giusta e noi non siamo in un momento che può agevolare l’inserimento di un giovane”. L’esperienza serve, è verissimo, ma servono anche grinta, corsa e voglia di lottare per la maglia per cercare di rialzare il Milan. Tre aggettivi che a Mastalli non mancano di certo. Speriamo che da qui al 31 maggio, Alessandro possa togliersi belle soddisfazioni con la maglia numero 36…


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