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London horror

di Antonio Vitiello

Chi non ha pensato alla disfatta di La Coruna dopo il terzo gol dell’Arsenal, vuol dire che è nato dopo il 7 marzo del 2004. Un incubo per i sostenitori del Milan che hanno visto i fantasmi per 45 minuti sotto il costante assedio dei Gunners. I rossoneri sono scesi in campo con troppo timore e il gol a freddo di Konscelny dopo soli 7 minuti ha influito psicologicamente su tutta la squadra. L’errore nel rinviare di Thiago Silva ha spianato la strada a Rosicky per il 2-0 e di conseguenza ha posto il Milan nelle peggiori condizioni possibili. Un Milan brutto e inconsistente, sbilanciato anche dal tridente super offensivo schierato da Allegri, incassa la terza rete su rigore. Dopo quel momento è calato il gelo, il Milan preso d’assalto dal pubblico e dagli uomini di Wenger ha dovuto stringere i denti per tutto il secondo tempo dove ha creato molte più occasioni. Monumentale Van Bommel a centrocampo, fondamentali le parate di Abbiati su Van Persie e Gervinho. Un Milan che passa il turno ma che ricorderà per molto questa pesante sconfitta. Hanno influito sicuramente gli infortuni, ma il primo tempo con l’Arsenal è l’esempio da non ripetere per il resto della stagione. La ripresa sicuramente meglio perché il Milan ha ripreso la partita in mano e ha sfiorato più volte la rete. Allegri ha ammesso gli errori della squadra, e sulle rovine dei primi 45 minuti bisogna ricostruire un Milan più soldo e concentrato. L’errore più grosso è stato quello di sbagliare l’approccio mentale, ed essere troppo rinunciatari fin dall’inizio. Il risultato largo dell’andata ha influito negativamente sulla squadra, una lezione da ricordare negli anni per crescere ancora.


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