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LIVE MN - Sanremo, Ibra in conferenza: "Lukaku? E' il benvenuto qui. Milan? Ora riprendiamo il primo posto"

di Gianluigi Torre

Intervenuto in conferenza stampa al giorno d'esordio a Sanremo, Zlatan Ibrahimovic ha parlato così: "Quando mi ha chiamato Amadeus non ho detto no, ho detto si. Cosa mi aspetta? Amadeus mi ha detto di non preoccuparmi e di stare tranquillo, devo essere me stesso".

Amadeus su Ibra: "Sono onorato della presenza di Ibrahimovic, è un campione. I campioni appartengono a tutti. È in grandissima forma, è un giocatore che è sempre meglio aver con che contro. Conosceremo l'uomo Ibrahimovic, che il pubblico italiano non conosce".

Sulla partecipazione a Sanremo: "Sicuro è più facile fare gol, sono in buone mani con Amadeus e Fiorello. Non so cosa mi aspetta, ma non sono preoccupato, se sbaglio nessuno mi può giudicare, e se faccio bene ancora meglio, così avrò un altro lavoro quando smetterò. Sono carico, non so cosa mi aspetta. Ma sicuro ci divertiamo".

Sull'infortunio: "Il programma è sempre uguale, sono stato sfortunato, ho avuto una piccola lesione, ma posso fare tutto. Il programma del Festival non cambia, sono sempre disponibile per Amadeus".

Sulla polemica con LeBron: "Il razzismo e la politica sono due cose diverse. Noi atleti uniamo il mondo, la politica divide il mondo. Tutti sono benvenuti, non c'entra niente da dove arrivi, noi facciamo quello che facciamo per riunire, le altre cose non le facciamo perché non siamo bravi, se no facevo politica. Questo è il mio messaggio. Gli atleti devono fare gli atleti, i politici devono fare i politici".

Sulle polemiche: "Non penso tanto, quell che mi conosco sanno che sono un professionista e non devo dire che arrivo primo o ultimo. Mi devono vedere come un esempio. Quando faccio il mio calcio sono molto concentrato su questa cosa, il mio obiettivo col Milan è quello di aiutare. Dopo quello che l'Italia ha fatto per me, voglio restituire il più possibile qualcosa al vostro Paese e non solo giocando a calcio. Futuro in tv? Al momento non è tra i miei pensieri".

Sul Milan: "Lavoro per il Milan e farò di tutto per far sì che il Milan abbia successo. Mi piacciono e rispetto tutti i club in cui ho giocato ma nel Milan mi sento a casa".

Sui record: "C'è un motivo se Amadeus mi ha chiamato: perché vuole spaccare tutti i record, e io mi presento".

Su Lukaku a Sanremo: "Gli do il benvenuto. Non c'è nessun problema personale, quello che si fa in campo rimane in campo. Se vuole venire è il benvenuto.

Sull'accoglienza di Amadeus e Fiorello, due interisti: "Senza un milanista non c'è un derby. Ripetono di essere interisti ogni cinque minuti e dicono di essere primi in classifica, però per i primi sei mesi non ho sentito nulla. Riprendiamo il primo posto".

Sulla canzone con Mihajlovic: "Mi presento sul palco, come andrà non lo so. Speriamo che Mihajlovic non sappia cantare, così siamo allo stesso livello".

Sul programma: "Prendo un giorno alla volta, secondo me è la migliore cosa. Stasera facciamo qualcosa. So ballare, ma ballo meglio in campo. Vediamo cosa succederà. Non voglio avere programmi, devo essere Zlatan".

Su Alex Schwazer: "Mi hanno spiegato, penso sia una grande persona. Voglio conoscerlo. Spero che possiamo giocare un po'".

Sulla famiglia: "Non so se guarderanno Sanremo, ma penso di si. Non so quanto conoscono il Festival. Noi abbiamo la stessa cosa in Svezia, che è molto importante".

Se è un esempio: "Sto facendo le mie cose nel miglior modo per mandare il messaggio che tutto è possibile per avere successo ovunque. Spero di star facendo un bel lavoro per essere un esempio, ma spero anche di essere me stesso: noi sbagliamo, è normale, ma così si impara".

Sulla musica: "La mia playlist è un mix, dipende dal mood in cui sono. E' un mix di musica italiana, svedese, pop, house...".

Sulle sue paure: "Paura no, un po' nervoso ma non ho paura. Credo più nel destino, la paura mi frena. Ho due figli, una grande famiglia e l'unica cosa che chiedo è che tutti stiano bene".

Su Berlusconi: "Secondo me mi dava l'ok per venire a Sanremo, sono sicuro. Ho un bel rapporto con lui, gli voglio bene, anche se mi ha mandato a Parigi senza il mio permesso".

Sui soldi: "I soldi non sono importanti, le cose hanno valore. Se faccio qualcosa è perché lo voglio fare, lo faccio col cuore perché voglio ringraziare l'Italia per quello che ha fatto con me".

Su un futuro nel mondo del cinema: "Quando era a Los Angeles abbiamo parlato spesso di film, poi sono scappato e ho firmato per il Milan, ma sono molto curioso perché è un altro mondo. Un po' ti senti attore, è un mondo in cui voglio entrare e provare a sfondare come nel mondo del calcio".

- Termina qui la conferenza stampa di Zlatan Ibrahimovic a Sanremo


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