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LIVE MN - È nata la Super League: il racconto della giornata. Domani parlerà Infantino

di Redazione MilanNews

23.45 - Gli introiti del primo anno di Super League sono stimati intorno ai 7 miliardi di euro, tre volte e mezzo in più di quanto genera la Champions League.  Per cominciare, 3,525 miliardi saranno distribuiti tra le squadre fondatrici, non equamente: 350 per sei di loro, 225 per quattro, 112,5 per due e 100 per tre. Per quanto riguarda il sistema di pagamento, il 32,5% degli introiti annui andrà nelle casse dei 15 club fondatori su base fissa e un altro 32,5% alle 20 squadre partecipanti. Il 20% verrà assegnato in base alla classifica e il restante 15% in base agli introiti di marketing.

23.20 - Un'agenda senza sosta, domani. L'ennesima, in una delle settimane rivoluzionarie per la storia del calcio. L'annuncio della Superlega ha spaccato il pallone moderno in mille pezzi: è attesa per domani una nuova dura comunicazione della UEFA che ribadisca le parole del delegato Moller, Presidente della Federcalcio danese, che porti all'esclusione degli aderenti alla Superleague per Champions ed Europa League. Intanto è attesa una giornata campale anche in FIFA: c'è fermento in attesa delle parole di Gianni Infantino.

22.55 - Il 19 aprile resterà una data memorabile. Una data che segna una scissione epocale nel mondo del calcio europeo con l'istituzione della Super League. E come accade in ogni rivoluzione, ci sono pareri discordanti che dividono ulteriormente i tifosi in due fazioni: i pro e i contro. Ma, come riportato il portale mondosportivo.it, per poter valutare la qualità di questo prodotto bisognerà aspettare la prima edizione, perché il calcio dagli anni ’70 in poi è diventato un vero e proprio prodotto. Negli ultimi 20 anni questo sport ha solo preso una piega ancora più commerciale di prima, ma non così differente da quando gli sponsor hanno messo il piede sul pallone. Il consiglio, quindi, è di non partire prevenuti, sia se favorevoli o contrari, aspettando quindi la prova del nove. Qualora non piacesse questa evoluzione del calcio, i club saranno sicuramente i primi a fare un passo indietro.

22.31 - Il rilancio della UEFA arriva a suon di miliardi. L'agenzia Bloomberg spiega che la federazione calcistica europea sta negoziando, riporta Calcioefinanza, con Centricus Asset Management (società finanziaria che gestisce asset per 30 miliardi di dollari) un finanziamento da 6 miliardi di euro. L’obiettivo sarebbe quello di supportare la riforma della UEFA Champions League a partire dal 2024 e bloccare allo stesso tempo il progetto di fuga verso la Superlega. I negoziati sono in corso e non c’è al momento certezza che UEFA e Centricus raggiungeranno un accordo.

22.12 - Poco fa è stato divulgato un comunicato dell'ECA. Clicca qui per leggerlo.

21.58 - Tra le voci a favore della SuperLega, almeno dal punto di vista, tecnico, c'è l'ex difensore rossonero Alessandro Costacurta. Ecco le sue dichiarazioni negli studi di Sky: “Vedere tutte quelle partite a me piacerebbe, è una bella Champions”.

21.27 - Gary Lineker, leggenda del calcio inglese e ora conduttore televisivo, si è espresso sulla nascita della Super League sul suo profilo Twitter. Lineker ha scritto: “Il calcio non è nulla senza i suoi tifosi. E lo si è chiaramente visto negli ultimi 12 mesi. E se i tifosi si opporranno a questo schema che va contro questa piramide anti-calcio, esso può essere fermato sul nascere”.

21.02 - "È un attentato alla salute di una associazione come la Lega: se uno come Marotta, ad dell'Inter, fa una cosa del genere si deve dimettere dalla Figc subito, e deve vergognarsi". Al telefono con l'Ansa il presidente del Torino Urbano Cairo dopo la riunione della Lega Serie A sul tema Superlega è durissimo. "Tu sei ad dell'Inter, società che ha concepito con altre 11 il progetto Superlega, non puoi rimanere a rappresentare la Serie A in Figc perché stai attentando alla vita di una associazione - prosegue Cairo -. Il progetto non andrà in porto, ma chi lo ha concepito sta attentando alla lega di serie A e per questo tradimento deve dimettersi e vergognarsi. E la stessa cosa vale per Agnelli". "Sembra che il progetto l'abbiano depositato il 10 gennaio - continua - quindi gli ho detto durante la riunione 'come puoi venire qui a parlare di solidarietà quando hai sabotato la trattativa coi fondi, sapendo già che stavii facendo la Superlega? Come puoi andare a trattare per l'operazione fondi quando stai già lavorando alla Superlega?". Ma come si fa? È un tradimento, è da Giuda", conclude Cairo.

20.33 - Maglia speciale per il Leeds durante il riscaldamento pre-gara della sfida col Liverpool. I giocatori di mister Bielsa sono scesi infatti in campo con una t-shirt bianca che manda un messaggio chiaro ai loro avversari e tutti gli altri fautori della Superlega europea: "Guadagnatelo. Il calcio è per i tifosi". Una presa di posizione netta, quella degli Whites, a pochi minuti dal match contro i Reds a Ellan Road.

19.59 - Dieci miliardi di euro in 23 anni per la mutualità, da versare alla 'piramide' del calcio al di fuori dalla Superlega: è questa, apprende l'ANSA da fonti dei 12 club fondatori del nuovo torneo, la stima in termini di solidarietà. Il nuovo torneo "fornirà una crescita economica significativamente più elevata ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo", è detto nel comunicato di ieri. Ora emerge che la stima è di 434 milioni l'anno per i prossimi 23 anni, 160 in più dell'attuale solidarietà Uefa. Destinazione, calcio giovanile, di base e femminile (ANSA).

19.57 - In occasione dell'assemblea di Lega, alla quale hanno partecipato anche Milan, Juventus e Inter, è stata ribadita la posizione espressa ieri nel comunicato congiunto tra UEFA, Federcalcio inglese, Premier League, Federcalcio spagnola (RFEF), Liga e FIGC, ovvero la contrarietà nel progetto della Super League.

19.47 - È terminata l'assemblea straordinaria di Lega Serie A. Secondo quanto riferito da Sky Sport, i club si vedranno tutti in presenza martedì. Il concetto resta quello dei vari comunicati, ovvero che i tre club fondatori della Superlega (Milan, Inter e Juventus) vogliono continuare a giocare in Serie A.

19.28 - Marco Bellinazzo, intervenuto a Sky Sport 24, ha affrontato ancora il tema caldo della Superlega: "La partita è economica, lo scisma ha ragioni finanziarie. Chi continua a valutare in termini popolari ha un sentimento genuino ma non avverte la portata di questa rivoluzione. Il sistema ha bisogno di nuovi ricavi, questi nuovi ricavi si vanno ad ottenere sul mercato internazionale, creando un prodotto con più appeal. JP Morgan non solo può finanziare ed anticipare i ricavi, ma potrà garantire il triplo dei ricavi attuali della Champions League, che con l'Europa League è di circa 3 miliardi di euro. I club hanno debiti e perdite importanti, Milan, Juventus e Inter hanno perso 400 milioni lo scorso anno. C'è la necessità di andare a coprire questo buco, il sistema sta collassando, era già in squilibrio prima del Covid. La Superchampions che la UEFA ha varato oggi era un compromesso rispetto ad un processo che era già ben avviato, la Superlega è partita ad ottobre. Si è avviato una trattativa in questi mesi tra UEFA e club per accontentarli, ma il compremesso non è stato ritenuto sufficiente. C'è una motivazione legata alla sopravvivenza. La UEFA ha parlato di avidità ed egoismo, di ipocrisia, ma la questione del merito che ha fatto anche Draghi, è un appello condivisibile, ma il merito lo ha fatto sparire il sistema negli ultimi dieci anni col FFP. Sono per la condivisione e per un calcio aperto alla concorrenza, ma di Davide che battono Golia ce ne sono sempre meno, e per via del sistema attuale non della Superlega. La minaccia della FIFA e della UEFA sono le stesse della FIBA ai tempi della nascita dell'Eurolega. Per cercare un compromesso, quel valore in più si può cercare una forma di redistribuzione a chi non fa la Superlega. Oltre ai club fondatori ci dovrebbero essere altri club che possano inserirsi, aumentando il merito sportivo, far sì che ci siano vasi comunicanti e non competizione a compartimenti stagni. Se la piramide si desertifica perché andiamo a rovinare la passione dei tifosi non ci guadagna nessuno, con un modello diverso si può ambire a crescere, ma serve una equa redistribuzione di risorse, perché anche i tifosi dei grandi club alla lunga potrebbero non seguire più. Dire a priori no alla Superleague significa non riconoscere che l'attuale sistema non funziona".

18.56 - "Sto seguendo con attenzione la vicenda della Superlega di calcio e sono molto preoccupata per le conseguenze che uno scontro istituzionale potrebbe portare alla filiera dello sport che, ricordo, comincia con i campionati giovanili e porta, poi, fino ai campionati internazionali e ai Giochi Olimpici". Così Valentina Vezzali, sottosegretario allo sport, a proposito della nascita della Superlega. "Non entro nel merito della questione per il rispetto dovuto all'autonomia dello sport - aggiunge - ma non posso non sottolineare che lo sport è in grado di coinvolgere miliardi di persone in ogni angolo del pianeta, perché rappresenta i sogni di ogni bambina e bambino e non certo per la pur importante industria economica che lo anima. Mai, nemmeno di fronte agli interessi economici, possono venire meno i principi del merito, della sana competizione, della solidarietà così come i valori educativi dello sport". "Ogni bambino italiano, nel momento in cui inizia a praticare sport, deve poter credere che il proprio sogno sia realizzabile solo attraverso il merito sportivo e non influenzato da interessi commerciali e economici. Mi auguro che le autorità sportive interessate possano trovare in tempi brevi una soluzione che non solo risolva la vicenda, ma soprattutto non crei contrapposizioni. Auspico quindi che si abbandonino interessi personali o di parte, a tutela del calcio, dello sport e di tutti gli appassionati", conclude. (ANSA).

18.40 - "Il Bayern non ha partecipato alla pianificazione della Superlega. Siamo convinti che l'attuale situazione nel calcio garantisca una base seria per il futuro. Il Bayern accoglie con favore le riforme della Champions League perché crediamo che siano il passo giusto per lo sviluppo del calcio europeo. Il turno preliminare modificato contribuirà ad aumentare la tensione e l'emotività nella competizione". Sono le parole, pesanti, di Karl-Heinz Rummenigge riportate dal sito ufficiale del Bayern Monaco. Il CEO del club di Bundesliga continua sulla Superlega, della quale il Bayern Monaco non ha voluto fare parte: "Non credo che la Superlega risolverà i problemi finanziari dei club europei causati dal Covid. Piuttosto, tutti i club in Europa dovrebbero lavorare in modo solidale per garantire che la struttura dei costi, in particolare gli stipendi dei giocatori e gli onorari per i consulenti, siano adeguati alle entrate per rendere il calcio europeo più razionale".

18.19 - Può esistere un parallelismo tra quanto accaduto in queste ore, ovvero la spaccatura dei dodici club con la UEFA e la creazione della Super League, con quanto accaduto nel 2000, quando nacque l'Eurolega di basket. La ULEB registrò il marchio, mentre la FIBA Europe creò la Suproleague. Con la ULEB si legarono Olympiacos, Virtus Bologna, Fortitudo Bologna, Real Madrid, Barcellona, Baskonia e Benetton Treviso. Nel 2001 ci furono due campioni separati: la Virtus Bologna nella ULEB Eurolega e il Maccabi nella FIBA Suproleague. Dopo questa stagione di transizione i leader si sono convinti nel ceare un nuovo singolo torneo, con l'ULEB in posizione di superiorità sulla FIBA, la Suproleague è stata di conseguenza assorbita dalla Eurolega. Nella nuova competizione è stato introdotto il sistema delle licenze, in modo da garantire l'accesso pluriennale ad alcune squadre.

17.55 - E' iniziata l'assemblea straordinaria via call della Lega Serie A per parlare della nuova Super League. A presenziare tutti i club di Serie A, anche Milan, Juventus e Inter.

17.55 - L’Associazione Italiana Calciatori, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, analizza la preoccupante situazione venutasi a creare con la creazione della Superlega Europea: "L’Associazione Italiana Calciatori prende atto, non senza preoccupazione, delle decisioni assunte nell'ambito del Progetto della Super League europea. In questo delicatissimo periodo storico di crisi pandemica, il nostro auspicio è che i nuovi format delle competizioni internazionali per club possano continuare a generare nuove e aggiuntive risorse, senza minare gli aspetti solidaristici e la competitività dei campionati nazionali, patrimonio dello sport e dei tifosi, che dovranno necessariamente essere preservati e potenziati. L’AIC non nasconde, inoltre, la seria preoccupazione per le eventuali conseguenze disciplinari e sportive che potrebbero derivare in capo ai calciatori, loro malgrado coinvolti dalle scelte dei Club di appartenenza. Ci impegneremo in ogni sede, insieme ai nostri colleghi dei sindacati europei e alla Fifpro, per garantire che ogni decisione in merito sia assunta all’esito di processi decisionali equilibrati e condivisi tra tutte le parti coinvolte".

17.54 - Zbigniew Boniek, intervistato da Sky Sport, ha espresso parere contrario alla SuperLeague: "Il calcio è di tutti, noi siamo europei, non abbiamo la mentalità americana. Non possiamo pensare che si possano divertire solo i club ricchi. Siamo tutti convinti che nel calcio non ci sia bisogno che si rinchiudano le dodici/quindici squadre più ricche del mondo, poi questi club non riescono a vincere contro un piccolo club come l'Atalanta".

17.28 - Marco Bellinazzo, intervenuto a "Tutti Convocati" su Radio 24, si è espresso in merito alla SuperLeague, sottolineando come questo processo sia stato inevitabile: "Le grandi manovre sono iniziate ad ottobre, a gennaio c'è stata la prima grande risposta arrivata da UEFA e FIFA, che scomunicavano i big pronti a fare questa scissione. Si è trattato molto in questi mesi sul formato della nuova Champions, chiamato ad accontentare i grandi club. Così non è stato. La Super Champions avrebbe dovuto far disputare più partite possibili tra le big, in modo da andare ad aumentare i ricavi, ritenuti però insufficienti. Inoltre la UEFA non ha concesso nulla sulla governance, i club volevano avere parte attiva con gli stakeholder e hanno cercato un'altra strada. Su questa strada hanno trovato JP Morgan che ha messo sul piatto 6.5 miliardi di euro, 3.5 subito di finanziamento. Ogni club fondatore si vedrà recapitare 250/300 milioni, in modo da far fronte alle esigenze finanziare e ad investimenti. Questi 12 club, solo nel 2020, hanno un indebitamento complessivo superiore ai 5 miliardi. Entrano da ammalati in questa nuova fase del calcio. Questa situazione ha accelerato il tutto, da qui lo strappo forte sul modello dell'Eurolega di basket con le medesime scomuniche lanciate da UEFA e FIFA. Ma queste sanzioni potenziali verrebbero lanciate su club che rappresentano 3/4 dei giri d'affari e 3/4 dei tifosi. I club giocano sul fatto che se fossero buttati fuori dai campionati, si verrebbero a creare mini tornei col valore molto più basso, piuttosto che quello che avrebbero gli stessi campionati con i club di SuperLeague. Le leghe se avessero un diverso approccio, capirebbero che potendo contare su club in SuperLeague più club che fanno le competizioni UEFA, potrebbero trovare maggiori fondi, creare maggiori ricavi con calciatori più importanti che arrivano nei rispettivi campionati. Ho sposato una linea più apertivista sulla SuperLeague, non c'è tanta adesione, capisco le perplessità ma stiamo vivendo in un mondo in cui il merito è già azzerato. Il sistema attuale, tra FFP e Champions disegnata in un certo modo, ha fatto sì che il merito sportivo e le cenerentole siano sempre più limitate. Il sistema va modificato in modo che questo surplus di risorse vada meglio distribuito, dopo di che è evidente che questo sistema cozza un po' con quello che più amiamo. Ci fosse più osmosi per l'adesione a questa competizione, può a mio avviso determinare un'accelerazione di un processo che va diversamente rispetto all'oligopolio che si è creato fino adesso. Un paragone frequente fatto in questi mesi, è stato quanto valesse la NFL rispetto al calcio. L'NFL ha 300 miloni di appassionati e fa 8/9 miliardi di fatturati e diritti tv, il calcio ha 3 miliardi di tifosi e con la Champions e l'Europa League fattura 3 miliardi. La UEFA non è stata capace di ridurre il gap, da qui l'accusa dei club, ovvero il non aver saputo valorizzare appieno le competizioni. Vogliono aver modo di provare di valorizzarle, è una necessità finanziaria che i club hanno, perché da qui al 2024, quando partirebbe la SuperChampions, alcune squadre rischiano di chiudere bottega".

17.20 - L’UEFA ha preso le distanze dalla nascita della Super League e ha ribadito il concetto che vuole salvaguardare l’imprevedibilità e favorire l’equa ripartizione dei proventi fra le squadre in modo tale da permettere a più club possibili di competere per vincere trofei. In quest’ottica, 9 anni fa, è stato creato il FPF (fair play finanziario). Andando a controllare chi nelle ultime 9 stagioni ha vinto i 5 maggiori campionato europei, ci accorgiamo che il progetto dell’UEFA è pressoché fallito. Ecco i vincitori in Italia, Spagna, Francia, Germania e Inghilterra.

Italia: 9 Juventus

Spagna: 5 Barcellona, 3 Real Madrid e 1 Atletico Madrid

Francia: 7 PSG, 1 Monaco, 1 Montpellier

Germania: 8 Bayern Monaco, 1 Borussia Dortmund

Inghilterra: 4 Manchester City, 2 Chelsea, 1 Liverpool, 1 Leicester 1 Manchester United

16.50 - Anche il Premier Mario Draghi s'è espresso sul progetto Superlega varato nella serata di ieri da dodici club europei. E come Federazioni, FIFA e UEFA, s'è detto contrario a questo progetto: "Il Governo segue con attenzione il dibattito intorno al progetto della Superlega calcio e sostiene con determinazione le posizioni delle autorità calcistiche italiane ed europee per preservare le competizioni nazionali, i valori meritocratici e la funzione sociale dello sport", le parole di Draghi.

16.38 - Il Comitato Esecutivo della UEFA ha approvato oggi un nuovo formato per le competizioni per club a partire dalla stagione 2024/25.
Per quanto riguarda la nuova Champions League, il numero totale di squadre aumenterà da 32 a 36; il cambiamento più grande, perché porterà alla trasformazione dalla tradizionale fase a gironi in una singola fase di campionato che includa tutte le squadre partecipanti. A ogni club verrà quindi garantito un minimo di 10 partite contro 10 diversi avversari (cinque partite in casa, cinque in trasferta) anziché le precedenti sei partite contro tre squadre.
Le prime otto squadre del campionato si qualificheranno automaticamente alla fase a eliminazione diretta, mentre le squadre che finiranno dal nono al 24esimo posto si sfideranno in uno spareggio andata/ritorno per assicurarsi gli ottavi di finale della competizione.

Cambiamenti di formato simili verranno applicati anche alla UEFA Europa League (8 partite nella fase campionato) e alla UEFA Europa Conference League (6 partite nella fase campionato). Fatte salve ulteriori discussioni e accordi, anche queste due competizioni vedranno la presenza di 36 squadre ciascuna nella fase di campionato.

La qualificazione alla UEFA Champions League continuerà ad essere aperta e guadagnata grazie alle prestazioni nelle competizioni nazionali.
Uno dei posti aggiuntivi andrà al club classificato terzo nel campionato della federazione al quinto posto del ranking UEFA. Un altro verrà assegnato a un campione nazionale estendendo da quattro a cinque il numero dei club che si qualificheranno attraverso il cosiddetto “Champions Path”.
Gli ultimi due posti andranno ai club con il coefficiente di club più alto negli ultimi cinque anni che non si sono qualificati per la fase a gironi di Champions League ma si sono qualificati per i preliminari della Champions League, dell'Europa League o della Europa Conference League.
Tutte le partite prima della finale saranno infrasettimanali, riconoscendo l'importanza del calendario nazionale.

16.25 - Marco Bellinazzo, intervenuto a Tutti Convocati su Radio 24, si è espresso sulle reazioni all'annuncio della SuperLega: "Vedo in giro che non c'è tanta adesione alla linea aperturista alla SuperLega e capisco le perplessità che sono anche le mie e di chi ama lo sport, ma nel sistema attuale di fatto il merito è già azzerato. Le cenerentole del calcio sono sempre più limitate"

15.52 - Agnelli e Gazidis sono 'serpenti e bugiardi'. Il presidente dell'UEFA Aleksandar Ceferin nel corso della sua conferenza stampa fiume di oggi, dopo aver attacco il numero uno della Juventus, ha avuto aggettivi durissimi anche per l'amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis. "Perché questi club creano la Superlega? Perché non sono gestiti bene", ha detto. "Sono arrabbiato, nel loro comunicato parlano di solidarietà ma non sanno cosa sia la solidarietà. Vogliono essere famosi, ma diventeranno famosi nel modo sbagliato. Sono felice che siano venuti fuori, così tutti sapranno chi davvero ama il calcio". Ceferin in un altro passaggio ha poi contestato la mancanza di meriti sportivi per partecipare alla Superlega: "Nel calcio le cose cambiano. La Juventus era in Serie B, il Manchester United prima di Ferguson non so dove fosse e l'Aston Villa allo stesso tempo era un grande club.

15.36 - Attacco durissimo del presidente dell'UEFA Aleksandar Ceferin al presidente della Juventus, e ormai ex presidente dell'ECA, Andrea Agnelli. "Non ho mai visto una persona mentire così tante volte e così insistentemente come lui. L'ho sentito sabato pomeriggio e mi aveva rassicurato sul fatto che fossero tutte bugie. Evidentemente, l'avidità consente a tutti i valori umani di evaporare..."
Ceferin ha raccontato che Agnelli lo ha chiamato sabato mattina per dire che oggi avrebbe sostenuto la riforma della UEFA Champions League. Avevano un nuovo appuntamento telefonico un'ora dopo quella telefonata, ma poi ha spento il telefono. "Poi il giorno dopo aver spento il telefono ha fatto l’annuncio. Solo una piccola parte del mondo del calcio è corrotta. Accecata da avidità, a cui del calcio non interessa. Alcuni club non pensano alle reti segnate ma ai loro conti in banca. Ho conosciuto pochi bugiardi e molte buone persone. Non abbiamo pensato che ci potessero essere dei serpenti nella nostra squadra".
Ceferin ha attaccato poi anche Ed Woodward, vice-presidente del Manchester United: "Giovedì sera mi ha chiamato dicendo che era molto soddisfatto e sosteneva pienamente le riforme. L'unica cosa di cui voleva parlare era il FFP, quando ovviamente aveva già firmato qualcos'altro...".

15.17 - La UEFA sta valutando ufficialmente la possibilità di espellere i 12 club partecipanti alla Superlega il prima possibile. È quanto filtra al termine del Comitato Esecutivo odierno, tenutosi a Montreux in Svizzera. La confederazione europea avrebbe chiesto consulenze legali sulla possibilità di escludere Real Madrid, Chelsea e Manchester City dall’attuale Champions League, nonché ovviamente il Manchester United (prossimo avversario della Roma) dall’Europa League.

15.12 - Intervenuto da Montreaux, dove domani si celebrerà il Congresso elettivo UEFA, Gabriele Gravina ha commentato il progetto della Superlega. Queste le sue parole riportate da Calcio e Finanza: "Ribadisco il nostro no alla Superlega. Il calcio è dei tifosi. L’unica riforma percorribile è quella nata dalla proposta UEFA sulla Champions, ogni tentativo di fuga in avanti è irricevibile e dannoso per il calcio europeo l’adesione a questo progetto pone gli stessi club fuori dal contesto riconosciuto dalla FIFA. Il patrimonio sportivo e culturale delle singole competizioni rappresenta un valore aggiunto per qualsiasi torneo internazionale, vogliamo difendere il merito sportivo e la possibilità di per ogni squadra di inseguire un grande sogno, insieme ai propri sostenitori. Il calcio è dei tifosi, va modernizzato, ma non snaturato. Il calcio è partecipazione e condivisione, non è un club elitario"

15.01 - A margine del Comitato Esecutivo di oggi, il presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin, ha confermato provvedimenti durissimi nei confronti dei club e dei calciatori che parteciperanno alla Superlega: “Il mondo del calcio è unito, i governi sono uniti, siamo tutti uniti contro questo progetto senza senso. I calciatori che parteciperanno alla Superlega, come detto nel comunicato della FIFA di gennaio, non disputeranno né il Mondiale né l’Europeo. Non potranno rappresentare le squadre nazionali”.

14.18 - Marco Bellinazzo, giornalista che si occupa di calcio e business, tramite il suo profilo Twitter, ha detto la sua sulla Super League, rispondendo alle perplessità degli altri dirigenti dei club di Serie A, a parte quelli di Milan, Juventus e Inter. Bellinazzo scrive: “Se fossi nei dirigenti della SerieA, non mi straccerei le vesti ad avere Juventus, Inter e Milan in Super League e 3 o 4 squadre in Champions League. Questo potrebbe portare a fare girare di nuovo tanti soldi, soprattutto in presenza di buoni meccanismi di redistribuzione”.

14.15 - L'Hellas Verona ha pubblicato questa nota ufficiale sul suo sito ufficiale: "Rispetto a quanto riportato oggi da un quotidiano nazionale, Hellas Verona FC precisa di non aver fatto alcuna richiesta di estromissione di altri Club da qualsivoglia competizione e - contestualmente - di non aver preso posizione nel Consiglio di ieri della Lega Serie A, riservandosi di fare le proprie valutazioni a tempo debito". Nelle scorse ore, si era sparsa la voce secondo cui il club gialloblu, insieme ad altre società del massimo campionato italiano, aveva chiesto l'estromissione dalla Serie A delle tre squadre coinvolte nella Super League, cioè Milan, Inter e Juventus. 

14.03 - Perché le 12 big europee, fra cui Juventus, Milan e Inter, hanno deciso di fondare la SuperLega? Principalmente per motivi economici, ovviamente. E la Repubblica prova a spiegare meglio cifre e meccanismi: le società in questione ritengono di generare un business da oltre 4 miliardi di euro fra diritti tv e sponsor e proprio per questo motivo hanno scelto di non dividere la torta con tutti gli altri. La SuperLega, nello specifico, permetterebbe ai club fondatori circa 350 milioni di euro per la sola iscrizione. All'interno del progetto, ci sarebbero 16 società come membri permanenti e 4 qualificate sul campo dai tornei nazionali. Da qui si creerebbero 2 giorni da 10, con andata e ritorno, col le migliori 8 che accederebbero ad una fase finale a eliminazione diretta.

13.38 - Nelle ultime ore, non si parla altro che della nascita della Super League. Il Riformista, sul proprio sito, spiega che la UEFA si è subito detta contro questa nuova competizione, ma non è credibile quando fa la morale sui sui valori sportivi calpestati dagli interessi economici: "Anni e anni di Fair Play Finanziario non hanno fatto altro che generare multe irrisorie per club superpotenti, come Manchester City e Psg, capaci di pagarle con semplicità, e trattate 'diversamente' rispetto al Milan, ad esempio, unica società ad aver pagato veramente con l’esclusione dalle coppe per non aver tenuto i conti in ordine". Anche la FIFA ha manifestato fin da subito il suo dissenso per la nascita della Super League, ma anche in questo caso sentire parlare di "valori" non sta in piedi: "Il PSG fa discutere in queste ore: grande assente sulla lista dei club aderenti alla SuperLeague, probabilmente in imbarazzo per il legame tra il presidente Nasser Al-Khelaïfi – coinvolto nell’assegnazione dei prossimi mondiali al Qatar – e i vertici del calcio europeo e mondiale, Uefa e Fifa, adirati con i 12 fondatori - scrive Il Riformista -. La stessa scelta ricaduta sul paese mediorientale per la rassegna iridata ha suscitato clamore, per via dei diritti umani (non) garantiti e quelli dei lavoratori che hanno organizzato l’evento finiti sotto al tappeto, con 2 morti al giorno nella macchina organizzativa. Il discorso 'soldi' contro 'merito', oppure contro 'valori' non si può quindi imbastire". Si dovrebbe parlare dunque di "soldi" contro "soldi", la differenza è che con la Super League i soldi sarebbero di più (circa quattro volte in più). 

13.20 - Qual è il motivo che ha spinto i 12 club alla creazione della SuperLeague. “La creazione della Super League arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l'instabilità dell'attuale modello economico del calcio europeo”, si legge nel comunicato. “Inoltre, già da diversi anni, i Club Fondatori si sono posti l'obiettivo di migliorare la qualità e l'intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente”.
Una scissione nata per salvaguardare l’esistenza stessa del calcio in Europa, ormai al collasso soprattutto dopo l’arrivo della pandemia. “La pandemia ha evidenziato la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell'intera piramide calcistica europea”.

13.07 - Come scritto dai colleghi di gianlucadimarzio.com, oggi alle 17.30 prevista una riunione d’urgenza di Lega Serie A per rispondere alla Super League, nata la scorsa notte. Saranno assenti i 3 club che parteciperanno alla Super League, Milan, Inter e Juventus.

11.57 - I 12 club che daranno via alla Superlega hanno informato FIFA e UEFA che stanno già intraprendendo azioni legali per tutelarsi, impedendo alle due organizzazioni di contrastare il lancio della nuova competizione. Lo riporta l'agenzia Associated Press. La lettera è stata inviata ai due presidenti Gianni Infantino e Aleksandr Ceferin: "Siamo preoccupati che la FIFA e la UEFA possano rispondere a questa lettera di invito cercando di prendere misure punitive per escludere qualsiasi club o giocatore partecipante dalle rispettive competizioni" è quanto si legge nella missiva. E ancora: "Questo ci costringe a prendere provvedimenti per proteggerci da una tale reazione avversa, che non solo metterebbe a repentaglio l'impegno finanziario, ma sarebbe notevolmente illegale. Per questo motivo, SLCo (Super League Company) ha presentato istanza presso i tribunali competenti per garantire l'istituzione e il regolare svolgimento della competizione in conformità con le leggi applicabili".

10.40 - Dopo l’annuncio della nascita della Super League, è arrivata anche la reazione della FIFA con un comunicato. Ecco cosa ha scritto il massimo organismo sul calcio a livello mondiale: “Alla luce delle numerose richieste dei media e come già dichiarato più volte, la FIFA desidera chiarire che è fermamente a favore della solidarietà nel calcio e di un modello di ridistribuzione equa che possa aiutare a sviluppare il calcio come sport, in particolare a livello globale, poiché lo sviluppo del calcio globale è la missione primaria della FIFA”.
Il comunicato prosegue ancora: “Dal nostro punto di vista, e in conformità con i nostri statuti, ogni competizione calcistica, sia essa nazionale, regionale o globale, dovrebbe sempre riflettere i principi fondamentali di solidarietà, inclusività, integrità ed equa ridistribuzione finanziaria. Inoltre, gli organi di governo del calcio dovrebbero impiegare tutti i mezzi legali, sportivi e diplomatici per garantire che questo rimanga il caso. In questo contesto, la FIFA non può che esprimere la sua disapprovazione per una lega europea chiusa e separata al di fuori delle strutture calcistiche internazionali e che non rispetta i principi di cui sopra”.
Infine, l’organismo guidato da Gianni Infantino termina il comunicato aprendo al dialogo: “La FIFA sostiene sempre l’unità del calcio mondiale e invita tutte le parti coinvolte in discussioni accese ad impegnarsi in un dialogo calmo, costruttivo ed equilibrato per il bene del gioco e nello spirito di solidarietà e fair play. La FIFA, naturalmente, farà tutto il necessario per contribuire a un modo armonizzato di procedere nell’interesse generale del calcio”.

10.09 - Come riportato dall’agenzia Reuters, JP Morgan finanzierà la nuova Super League. Un portavoce della multinazionale americana di servizi finanziari con sede a New York, ha confermato in una e-mail il coinvolgimento della società stessa. Sulle cifre, il comunicato ufficiale ha spiegato: “Il nuovo torneo annuale fornirà una crescita economica significativamente più elevata ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo, che cresceranno in linea con i ricavi della lega. Questi contributi di solidarietà saranno sostanzialmente più alti di quelli generati dall’attuale competizione europea e si prevede che superino i 10 miliardi di euro durante il corso del periodo iniziale di impegno dei club. Inoltre, il torneo sarà costruito su una base finanziaria sostenibile con tutti i Club Fondatori che aderiscono ad un quadro di spesa. In cambio del loro impegno, i Club Fondatori riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19”.

00.30 - AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur hanno tutti aderito in qualità di Club Fondatori. È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile. In futuro, i Club Fondatori auspicano l'avvio di consultazioni con UEFA e FIFA al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso. La creazione della Super League arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l'instabilità dell'attuale modello economico del calcio europeo. Inoltre, già da diversi anni, i Club Fondatori si sono posti l'obiettivo di migliorare la qualità e l'intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente. La pandemia ha evidenziato la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell'intera piramide calcistica europea. In questi ultimi mesi ha avuto luogo un ampio dialogo con gli stakeholders del calcio riguardo al futuro formato delle competizioni europee. I Club Fondatori credono che le misure proposte a seguito di questi colloqui non rappresentino una soluzione per le questioni fondamentali, tra cui la necessità di offrire partite di migliore qualità e risorse finanziarie aggiuntive per l'intera piramide calcistica. Format della competizione: 20 club partecipanti di cui 15 Club Fondatori e un meccanismo di qualificazione per altre 5 squadre, che verranno selezionate ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente; partite infrasettimanali con tutti i club partecipanti che continuano a competere nei loro rispettivi campionati nazionali, preservando il tradizionale calendario di incontri a livello nazionale che rimarrà il cuore delle competizioni tra club. Inizio ad agosto, con i club partecipanti suddivisi in due gironi da dieci squadre, che giocheranno sia in casa che in trasferta e con le prime tre classificate di ogni girone che si qualificheranno automaticamente ai quarti di finale. Le quarte e quinte classificate si affronteranno in una sfida andata e ritorno per i due restanti posti disponibili per i quarti di finale. Il formato a eliminazione diretta, giocato sia in casa che in trasferta, verrà utilizzato per raggiungere la finale a gara secca che sarà disputata alla fine di maggio in uno stadio neutrale. Dopo l’avvio della competizione maschile, non appena possibile, verrà avviata anche la corrispettiva lega femminile, per contribuire allo sviluppo e al progresso del calcio femminile. Il nuovo torneo annuale fornirà una crescita economica significativamente più elevata ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo, che cresceranno in linea con i ricavi della lega. Questi contributi di solidarietà saranno sostanzialmente più alti di quelli generati dall’attuale competizione europea e si prevede che superino i 10 miliardi di euro durante il corso del periodo iniziale di impegno dei club. Inoltre, il torneo sarà costruito su una base finanziaria sostenibile con tutti i Club Fondatori che aderiscono ad un quadro di spesa. In cambio del loro impegno, i Club Fondatori riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19.
 


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