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LIVE MN - Conceiçao: "Ora pensiamo a quarto posto e Coppa Italia, ogni partita come una finale di Champions. Walker out domani"

di Enrico Ferrazzi

Amici e amiche di Milannews.it, benvenuti a Milanello dove tra poco Sergio Conceiçao parlerà in conferenza stampa in vista della sfida di domani alle 18 in casa del Torino. Grazie al nostro live testuale potrete seguire in diretta tutte le dichiarazioni del tecnico rossonero che presenterà la gara contro i granata. Restate con noi!!!

Domani è decisiva per concentrarsi solo sul campionato?

"E' una gara importante contro un avversario difficile che nel 2025 ha perso solo contro il Bologna. E' una trasferta complicata per il Milan, ho visto i risultati degli ultimi anni. La nostra finale di Champions League è domani e ogni partita deve essere così". 

Come sta la squadra?

"Dopo una partita si inizia subito a lavorare per quella dopo. Ho visto il gruppo già concentrato, anche se ovviamente l'eliminazione ha fatto male a tutti. Avevamo preparato bene la partita, ma nel calcio contato tanto gli episodi. Io dico sempre che il calcio è semplice, ma dentro a questa semplicità ci sono tante cose complesse. Dobbiamo continuare la nostra evoluzione e a lavorare. Il tempo è poco, anche per colpa nostra perchè potevamo essere già agli ottavi di Champions. Dobbiamo pensare al quarto posto e alla Coppa Italia. Oggi ho visto bene i ragazzi". 

Domani gioca Theo?

"Non mi piace parlare del colore dei suoi capelli: per me neri, bianchi o gialli è uguale, basta che siano professionisti e diano tutto. Ho parlato con lui a fine partita. E' un patrimonio del club, sa di aver fatto qualcosa che ha messo in difficoltà la squadra. E' disponibile per giocare domani".

Si aspettava tutte queste difficoltà?

"Voi guardate di più altri campionati, ma anche in quello portoghese c'è pressione, quindi sono abituato. So che la storia del Milan è favolosa, fatta di grandi protagonisti tra allenatori, giocatori e dirigenti. Ho rispetto enorme per questa storia. In questo momento quando non si vince, in una squadra di questa dimensione, si parla di più e c'è più fragilità. Sapevo che sarebbe stato difficile. Sono qua perché per me è una grande sfida. Avevo altre offerte, ma ho scelto qui perché mi piacciono le cose difficili".

Può spiegare perchè Joao Felix non è stato sostituito?

"Sono l'allenatore e faccio le mie scelte. Gimenez aveva avuto dei problemi nelle ultime settimane, gli ho chiesto come stava e mi ha detto che era stanco. O mettevo un altro centravanti come Abraham o un giocatore per avere più mobilità. 

Come stanno i giocatori?

"Walker non è disponibile domani. Le mie scelte dipenderanno dalle condizioni di ogni singolo giocatore. Pulisic non ha i 90' nelle gambe, Gimenez è in crescita ma non è ancora al top. Quando sono arrivato diversi giocatori infortunati o in difficoltà. Alcuni come Loftus-Cheek non sono ancora rientrati. Da quando sono qui abbiamo giocato ogni tre giorni, quindi non è facile gestire la situazione. Col senno di poi siamo tutti grandissimi allenatori: io vinco tutte le partite a fine partita". 

Che squadra è il Torino?

"Hanno giocatori molto interessanti, come Ricci per esempio. Nell'approccio che hanno ogni partita vedo sempre una squadra che ha voglia di ottenere un risultato positivo. Quindi bisogna stare al massimo. Dobbiamo prendere in mano noi la partita".

La sua sfida è trasformare questa negatività in cose positive?

"Io non sono uno che fa la calcolatrice: non mi va di pensare a fine campionato. Vivo le cose ogni giorno con grandissima intensità. Porto il lavoro a casa e la mia famiglia non è contenta, ma è così. Non faccio sempre le cose bene eh, ma lavoriamo in maniera molto appassionata ogni giorno. Abbiamo preparato ieri l'allenamento di oggi, abbiamo fatto i video: questa è la mia preoccupazione. Oggi sono 31 anni che mia madre è morta, avevo 18 anni e avevo perso mio padre da due: se queste del calcio sono le difficoltà, non ho paura di niente. E allora vado avanti per la mia strada".

I giocatori hanno parlato tra di loro?

"Mi piace quando è così, meglio dire quello che si pensa. Il gruppo sta crescendo anche da questo punto di vista, è giusto dire le cose in faccia. Io preferisco una brutta cosa ma vera, che una cosa bella ma non vera. A me piace questa cosa". 

Un mese e mezzo il suo arrivo ha individuato i problemi della squadra?

"Sì, ne abbiamo parlato con la squadra. Stiamo lavorando su questi aspetti". 

Il Milan che vuole vedere è quello dei primi 50' contro il Feyenoord? I quattro davanti possono giocare insieme?

"Sì è quello che voglio io. Stiamo crescendo, non siamo ancora al top, ma stiamo sempre meglio. Voglio una squadra aggressiva per impedire agli avversari di arrivare davanti alla nostra porta. Io voglio una squadra corta e compatta. Per me possiamo fare questo tipo di gioco, ovviamente sempre con equilibrio".

- Termina così la conferenza stampa di Conceiçao prima del Torino. 


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