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LIVE MN - Allegri: "Nessuna pressione da parte della società. Pato potrà rientrare per il derby. Dobbiamo gestire meglio la palla, sul gioco siamo migliorati"

di Alberto Vaneria

- Sulle punizioni: "Possono tirare in diversi, poi ci saranno Pato, Robinho. E c'è anche Bojan".

- Pressioni?  "No, bisogna sfruttare le caratteristiche di tutti i giocatori. La squadra deve rimanere serena in tutta la partita, così come lo fa per alcuni tratti. In Italia non sarà facile giocare. Le squadre si difendono molto meglio. Ci saranno pochi spazi, la maggior parte delle squadre ti gioca addosso. Il dato fondamentale è questo: chi prende meno gol arriva più in alto in classifica".

- Su Boateng: "Non so dove giocherà, valuterò anche le condizioni degli altri. Cambierà poco la sua posizione. Lui, a tutti gli effetti, è un centrocampista. Abbiamo diversi giocatori di qualità: Robinho, El-Shaarawy e Bojan. Credo che, quest'anno il campionato italiano è più difficile".

- Il campo di San Siro, manovra difficoltosa? "Non so come verrà risolto  il problema. O teniamo l'irrigazione accesa tutti i 90 minuti. Magari tra un mese migliorerà e vedremo un buon campo. La cosa positiva è che c'è una buona tenuta. In questo momento la palla non scivola bene".

- Prestazione di Traorè di mercoledì sera: "Lo ritenevo in grado di fare una buona partita. Avevo bisogno di far alzare i centimetri a metàcampo e sfruttarlo nei calci da fermo. E' normale che uno che gioca la sua prima partita a San Siro e gioca a tratti possa avere delle difficoltà".

- Infortunio Pato, ecco i tempi: "La situazione è chiara: sta bene e sta lavorando bene. Quando rientreremo da San Pietroburgo si unirà alla squadra. Valuterò se sarà in grado di essere disponibile per il derby o se fargli fare qualche amichevole e qualche partita con la Primavera".

- Flamini: e Zapata "Ha avuto un'infiammazione al ginocchio operato. Il crociato non è un'operazione facile. Rientri sì dopo sei mesi, ma poi bisogna vedere anche altri fattori. Zapata rientra".

- Su Pazzini: "Sono contento di quello che sta facendo. E' l'unico con le sue caratteristiche, a parte Niang. Bisognerà avere la capacità ed esser bravi a cercare di cambiare il modo di giocare. Se c'è Pazzini si è costretti a giocare in un modo o meno. Il suo sostituito può essere anche Bojan o Niang".

- Parlato con il presidente?: "No, non l'ho sentito".

- Le parole di Tassotti: "Mi hanno fatto molto piacere, è da molto al Milan. Ha dei valori molto importante. Su questo non avevo nessun dubbio, siamo entrati subito in sintonia. Così come è successo con gli altri. Sono contento di lavorare con lui"

- Difesa a 3? "Si potrebbe giocare anche questo numero di difensori. Più che a 3 sarebbe 5. Quando giochi con la difesa a 3, poi tutte le squadre difendono a 5".

- Una battuta anche sul campionato appena iniziato: "E' normale che speravo che facessimo 15 punti, qualcosa abbiamo sbagliato. Il campionato è molto lungo e quest'anno è molto più equilibrato. La Juve rimane la favorita. Il Napoli non ha la Champions, ma l'Europa League: è un impegno diverso. Roma e Lazio stanno facendo bene. E poi c'è l'Inter. Sarà un campionato difficoltoso, poi però con i tre punti si fa presto a recuperare. Abbiamo fatto 6 punti. Ora pensiamo a Parma".

- Il rapporto con la squadra: "Mi fa piacere se sono con me. Sono loro che vanno in campo. Se faccio meno danni li aiuto a vincere qualche partita in più. Se c'è buon gruppo vuol dire che c'è rispetto fra tutti. Se un giocatore quando viene chiamato in causa  non è pronto non è una mancanza di rispetto verso di me, ma verso i loro compagni. L'allenatore deve scegliere i giocatori giusti. Non si possono avere antipatie o simpatie, almeno a livello professionale".

- 4-2-fantasia: "Non sono molto per i moduli. Bisogna giocare le partite con dei buoni concetti e cercare di difendere o attaccare. Quest'anno in Italia è molto difficile farlo, le squadre difendono molto bene e basse. Ci sono meno spazi. Per far bene in un campionato bisogna cercare di non prendere gol. I numeri? Cambia poco, dipende da chi scende in campo".

- Vedere la partita dall'alto: "E' vero che da lì si vede in modo più distaccato. Non ero preoccupato, ero convinto che la squadra facesse una buona partita. Poi in pachina c'era Mauro, non c'era nessun problema. A Sassuolo, dove sono stato fuori quattro mesi, è stato difficile".

- La partita di Parma: "Hanno una difesa molto esperta. Amauri è molto forte fisicamente. Bisogneà  fare una partita molto attenta. Ci potrà essere stanchezza, sia da parte nostra che loro. Chi sarà in panchina sarà poi determinante quando caleranno i ritmi. Bisogna cercare di iniziare anche a non prendere gol in trasferta. E poi dare continuità nel gioco. E penso che la squadra domani farà anche meglio".

- Si parla del gioco di mercoledì: "Abbiamo fatto un buon primo tempo. Fino al gol abbiamo fatto bene e quando abbiamo difeso siamo stati corti. Dobbiamo sbagliare un po' di meno, continuando sempre a giocare. A Udine, dopo i primi venti minuti, la partita è stata equilibrata dopo che è stato cambiato modulo. La gestione della palla va migliorata, dobbiamo essere più tranquilli. Il campo di San Siro, che tiene bene, non la  fa socrrere bene. Delle volte, dopo essere passati in vantaggio, ci viene quasi paura inconsciamente. Quando c'è da difendere, però, lavoriamo bene. E' un altro passo in avanti".

- Subito con la formazione, certezze e dubbi: "Dopo l'unico allenamento dopo la partita col Cagliari,  cioè quello di oggi, devo valutare. C'è stato grosso dispendio di energie anche a Udine. Ci sono diversi giocatori che hanno giocato molto. Boateng rientrerà, gli altri vanno valutati. Stiamo tutti bene, dopo l'allenamento di oggi si vedrò. Bojan? Può essere che parta dall'inizio. Non sta facendo male. Pazzini, da quando è al Milan, viene da tre mesi in cui non gioca. Non è stato pericoloso mercoledì, è stato importante per noi"

- Si parla subito di El-Shaarawy: "Se i giovani giocano è merito loro e della società che ha lavorato bene sul settore giovanile. El-Shaarawy è molto migliorato, soprattutto nei momenti senza palla. Ha molte qualità, tecniche e fisiche. Deve capire che non ha ancora fatto niente. Nel calcio la forza di un grande giocatore è quella di rimanere ad alti livelli per tanto tempo. E' un ragazzo intelligente e che capisce. E' un momento importante per lui e per il Milan. Come ho detto diverse volte, di Milan c'è n'è solo uno: non dieci. L'obiettivo principale di tutti è quello di migliorarsi".

- Giorno di vigilia in casa rossonera. Massimiliano Allegri ritrova la sala conferenza dopo la squalifica e sarà proprio il tecnico toscano tra qualche minuto a rispondere alle domande dei cronisti presenti. Segui l'evento, trasmesso da Milan Channel, in diretta su MilanNews.it


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