"La volontà mia e dell'area tecnica è chiara", Pioli esce allo scoperto su Tomori
"La volontà mia e dell'area tecnica è chiara sulla soddisfazione che ci ha dato questo giocatore. Senza nulla togliere ai nostri ottimi difensori, ha caratteristiche di velocità e di contrasto importantissime. La nostra volontà è quella di mantenerlo ma è chiaro che poi subentrano anche altre logiche". Parole di Mister Stefano Pioli, che nel post partita di Parma-Milan ha parlato ai microfoni di Sky Sport del futuro di Fikayo Tomori.
PREZZO - Il giocatore, per chi avesse vissuto gli ultimi mesi sulla Luna, è arrivato dal Chelsea durante il mercato di gennaio con la formula del prestito con diritto di riscatto. La cifra pattuita con i Blues per la conferma definitiva in rossonero del centrale inglese di origini canadesi si aggira sui 28 milioni di euro. Una somma importante, soprattutto nel periodo del Coronavirus che ha intaccato incassi ed entrate in tutto il mondo del calcio, ma che guardando alle prestazioni di Tomori e all'impatto che ha avuto sulla squadra ci sentiamo di definire quasi irrisoria. Non sappiamo ancora se le cifre del calciomercato si livelleranno verso il basso, ma per un giocatore del genere negli ultimi anni le richieste sarebbero state da capogiro. Senza contare poi l'età del centrale: Fikayo è un classe '97. Giovane e ancora lontano dal suo massimo potenziale. Tutta una serie di considerazioni, tra campo e fuori, che hanno portato Pioli ad esporsi senza giri di parole. Certo, c'è sempre il però delle "altre logiche", ma l'allenatore rossonero, parlando anche per Maldini e Massara, è stato chiaro: Tomori deve essere riscattato dal Milan.
DECISIONE - E nei piani alti di Casa Milan il messaggio è arrivato forte e chiaro: l'intenzione del club è quella di riscattarlo. Tomori ha convinto davvero tutti, il suo impatto con la Serie A è stato devastante. A fine novembre il DT Paolo Maldini, intervistato da DAZN, raccontava quelle che secondo lui devono essere le caratteristiche chiave per un difensore centrale: "Un difensore per me è abbastanza facile da leggere, ma prima veniva richiesto un giocatore che stava bene in un reparto, adesso andrei a prendere un giocatore che è forte nell'uno contro uno, poi gli insegni a stare bene nel reparto. La cosa difficile da insegnare è la forza nell'uno contro uno, la concentrazione, è una cosa che manca. In questo momento, soprattutto per la nostra maniera di giocare ma anche la situazione del calcio in generale, andrei a prendere un difensore forte nell'uno contro uno, al quale poi l'allenatore possa insegnargli di stare all'interno di un reparto". Leggendo queste parole è impossibile non pensare al numero 23 rossonero: veloce, spigliato, sicuro, aggressivo, coraggioso. Fisicamente è impressionante: nella partita di ieri contro il Parma Fikayo ha percorso in totale 10.19km, di cui 6.557 a media intensità e 1.085 ad alta intensità, il valore più alto di tutto il match. Ma anche senza andare a spulciare dati e numeri è palese anche ad occhio nudo come un giocatore del genere sia fondamentale per il modo aggressivo di pressare e difendere del Milan.
FUTURO - Qualche settimana fa Tomori è stato intervistato dal Times, e alla domanda sul suo futuro non si è voluto sbilanciare: "Al momento mi piace essere a Milano, giocare e fare questa esperienza. Se rimarrò qui più a lungo non lo so, cerco di non pensare così lontano. C’è ancora molta strada da fare in questa stagione”. Ma poi non ha nascosto una certa emozione quando ha dovuto parlare di Milan e di Maldini: "Sapevo che il Milan fosse un grande club, ma quando sono arrivato e sono andato al museo di Casa Milan, ho visto tutti i Palloni d’Oro, le foto dei grandi giocatori che ci sono stati prima, poi le sette Champions League. Voglio impressionare Maldini. È come se da attaccante un giorno ti ritrovassi Cristiano Ronaldo o Messi come tuo direttore sportivo”. E tornando alle dichiarazioni di ieri sera di Pioli si può dire che il difensore è riuscito nel suo intento: ha impressionato tutti, tifosi, allenatore e dirigenti.