La sosta per far chiarezza tra numeri e moduli
E’ già arrivata la prima sosta del campionato di serie A 2012/13. Dopo due partite e tre punti conquistati, in casa Milan è il momento di fare un piccolo resoconto. Male la prima con la Samp anche a causa della sfortuna, leggermente meglio col Bologna soprattutto grazie ad un super Pazzini. Un buon allenatore però, come si sa, non valuta la sua squadra solo in base ai risultati, perciò siamo convinti che Massimiliano Allegri riuscirà a notare le cose negative mostrate anche ieri dai suoi ragazzi. La sosta, ottimo periodo per poter lavorare serenamente con la squadra concede la possibilità di vedere meglio i nuovi acquisti e perché no, provare nuove soluzioni di gioco. Tra i vari cambiamenti del nuovo Milan, si è parlato anche di un possibile tridente offensivo o di altre varianti tattiche più o meno offensive. Il modulo più acclamato da parte della critica è sicuramente il 4-3-3, ma non è di facile attuazione per diversi motivi. Innanzitutto, il pacchetto di attaccanti rossoneri non prevede “perfette ali” ma interpreti che potrebbero sacrificarsi anche in questo ruolo. I vari Robinho, El Shaarawy, ma anche Bojan, potrebbero riuscire ad interpretare bene il ruolo di attaccante esterno ma si dovrebbe lavorare parecchio anche in fase difensiva. Altro punto interrogativo, non di poco conto, è però la collocazione di Boateng. Il ghanese sarebbe sprecato giocando da esterno e dovrebbe quindi retrocedere sulla linea dei centrocampisti. Molti pensano che il numero 10 rossonero potrebbe riscoprirsi mezz’ala dopo due anni da trequartista, ma altrettanti sollevano dubbi circa la sua intelligenza tattica in un ruolo così delicato. Sembra dunque quanto meno impervio il cammino che porterebbe ad un diverso modulo ma non impossibile da attuare, fermo restando che il modulo di gioco attuale sembra il più congeniale alle caratteristiche dei singoli calciatori.
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