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La ruota delle cessioni si ferma su...

di Matteo Calcagni

Robinho di qua, Robinho di là. La ruota delle cessioni rossonere, particolarmente attiva in quest'estate "pallonara", si è nuovamente fermata sul nome del ventottenne di São Vicente. Il Malaga vorrebbe il brasiliano, lui vorrebbe il Santos, il Milan vorrebbe monetizzare e liberarsi di un pesante ingaggio: alla fine della fiera, quale soluzione conviene di più alla società di via Turati? I potenziali sostituti non convincono affatto, sia per caratteristiche fisiche e tecniche, sia soprattutto per quelle economiche: rimpiazzare il verdeoro con attaccanti meno "affascinanti", sborsando di fatto tutto ciò che può essere incassato per Robinho, non sembra affatto una scelta saggia. Diverso se, al posto dell'ex Manchester City, arrivasse un attaccante del calibro di Tevez: questa eventualità, tuttavia, va immediatamente scartata, vista la differenza di valutazione tra il brasiliano e l'argentino. Se le condizioni di cessione non poterebbero alcun beneficio tecnico, forse il Milan farebbe bene a mantenere Robinho nel proprio arsenale: sbaglierà tanti gol, alcuni clamorosi, ma il "Re della Pedalata" ha dato molto alla causa rossonera. Adriano Galliani dovrebbe pensarci bene prima di privarsi del folletto verdeoro: se poi arriverà la magia di mercato, con un colpo inatteso, il sacrificio sarà metabolizzato più facilmente.


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