La notte di FantAntonio: otto anni dopo, il cerchio si chiude
Antonio Cassano, nella notte di Poznan, ha chiuso un cerchio e ne ha aperto un altro. Impossibile dimenticare le sue lacrime nel 2004 quando, contro la Bulgaria, il barese segnò una rete che non impedì l'eliminazione all'undici di Trapattoni. L'allenatore di Cusano Milanino, primo c.t a puntare sul talento del pugliese, ha vestito ieri i panni dell'avversario: l'Irlanda, nonostante gli zero punti nel girone, ha dato battaglia senza esclusione di colpi, imbrigliando la manovra azzurra per buona parte del match. A deviare il corso degli eventi, mentre Spagna e Croazia erano ancora ferme sullo 0-0, ci ha pensato proprio Cassano: il barese, mentre l'orologio segnava 35 minuti di gioco, è svettato caparbiamente su un calcio d'angolo, deviando in rete e sbloccando un match più complicato del previsto. Antonio, dopo aver mostrato lampi ad intermittenza nelle precedenti gare, si è preso definitivamente sulle spalle le sorti dell'Italia, dando il là ad una qualificazione certamente non scontata. Al minuto 63, per l'insorta stanchezza, Prandelli ha sostituito il numero 10 con Diamanti, al suo esordio assoluto in un Europeo. Questa volta, a differenza di otto anni fa, dai campi lontani non è arrivata nessuna beffa: i sorrisi hanno preso il posto delle lacrime, in attesa di conoscere chi, tra Francia, Inghilterra o Ucraina, sarà la prossima avversaria dell'Italia. A Cassano starà cominciando a venire l'acquolina in bocca: la strada verso il trionfo è lunga e impervia, ma la fiammella della speranza è più viva che mai. Con questo FantAntonio si può sognare, ma per non cadere è meglio muoversi un passo alla volta.