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La notte di De Winter e il messaggio al Milan: senza un centrale esperto si va poco lontano

di Lorenzo De Angelis

La semifinale di Supercoppa contro il Napoli ha lasciato in eredità più di una semplice eliminazione. Ha consegnato al Milan un messaggio chiaro, quasi da brutale: senza esperienza in difesa, a certi livelli competere è veramente difficile. Massimiliano Allegri già sta facendo i conti con una rosa corta, gestita al limite delle possibilità, ma quando il margine di errore si assottiglia e il palcoscenico si alza, i limiti individuali emergono senza troppi filtri.

De Winter e il bisogno urgente di esperienza

La prestazione di De Winter contro il Napoli è stata emblematica. Non tanto per gli errori (tanti), quanto per la difficoltà complessiva nel leggere i tempi, nel gestire le situazioni di pressione e nel reggere l'urto di una partita ad alta intensità, oltre che di un avversario forte come Hojlund. È evidente che oggi il centrale belga non sia ancora pronto per reggere certe responsabilità. Non è una condanna, ma un dato di fatto. Con la rosa conta, e quindi gli uomini contati, Allegri può lavorare sull'organizzazione, ma non accelerare i processi di maturazione. Per questo serve un difensore centrale esperto, uno capace di guidare la linea, dare sicurezza a chi gioca accanto e alzare il livello dell'intero reparto. Senza un innesto di questo tipo il Milan rischia di continuare a vivere in equilibrio precario. 

Perché Thiago Silva può essere il profilo giusto

In questo senso, il nome di Thiago Silva non è solo una suggestione, ma una possibile soluzione logica. Conosce l'ambiente, conosce il peso della maglia e ha un bagaglio d'esperienza internazionale che pochi altri possono garantire. Certo, ha 40 anni, non è più nel pieno atletico, ma resta comunque un difensore di letture, posizionamento e leadership, qualità che oggi mancano al reparto. Un colpo del genere permetterebbe ad Allegri di avere un riferimento immediato, capace di gestire partite e momenti, oltre che guidare i più giovani, De Winter compreso. Non sarebbe un investimento per il futuro, ma una scelta mirata per il presente, perché è esattamente di questo di cui il Milan ha bisogno. 


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