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La follia del 4-3-3

di Matteo Calcagni

Dopo aver dato per certe le cessioni di Ibrahimovic e Thiago Silva, quasi che il Milan si sia trasformato in un puro ipermercato, ora sembra arrivato il turno di Boateng. Stando a quanto emerge dalla stampa italiana, la formazione rossonera dovrebbe trasformarsi, nel giro di una sola estate, in una squadra da mezza classifica. Ma c'è di più: la cessione del ghanese, che sarebbe figlia di una succosa richiesta di adeguamento, non comporterebbe una sostituzione, ma un "semplice" cambio di modulo. Mettete da parte gli Erisken o i Ganso, il Milan, senza Prince, pare pronto a passare al 4-3-3. Questa ipotesi, per quanto suggestiva, appare piuttosto irrealizzabile, anche solo conoscendo le caratteristiche dei punteros milanisti. Il 4-3-1-2 è un modulo che contraddistingue Allegri e, secondo tale dettame, è stato costruito il Diavolo: le alternative possono esistere, questo è certo, ma rivoluzionare lo schieramento "standard" pare un vero e proprio azzardo. Ma analizziamo gli attaccanti che, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbero piazzarsi in questo tridente offensivo: dei cinque effettivi, forse il solo El Shaarawy potrebbe trarne beneficio, mentre Robinho e Cassano sono totalmente inadeguati ai classici "compiti" dell'attaccante esterno. Alexandre Pato, nella stagione con Leonardo, largo a destra fece discretamente bene, ma le sue imprevedibili condizioni fisiche, unite ad una non strabiliante propensione al sacrifico, lo rendono un elemento piuttosto traballante in quella porzione di campo. Veniamo infine a Zlatan Ibrahimovic che, in questo ipotetico 4-3-3, è l'unico che potrebbe al momento ricoprire il ruolo di centravanti: come già dimostrato a Londra con l'Arsenal, e in tante altre occasioni, lo svedese non ama alla follia il tridente offensivo, costretto a classici compiti da attaccante d'area. Se ci aggiungiamo che, a centrocampo, le mezz'ali sarebbero costrette più a difendere che ad attaccare, ci rendiamo conto come questo modulo, almeno in partenza, difficilmente potrà funzionare. Per passare al 4-3-3 servirebbero almeno un paio di attaccanti esterni ed un centrocampista di altissimo livello (che a conti fatti servirebbe comunque): al netto di eventuali ritocchi di ingaggio, dunque, appare molto più facile confermare Boateng che intraprendere questi pericolosi cambi di rotta.


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