La "coppia dei Balcani" fa 100 in rossonero, tra poche parole e tanti fatti
Nella giornata di oggi a Milanello è andata in scena la "classica" premiazione per il raggiungimento di un certo traguardo con la maglia del Milan per due giocatori: si tratta di Ante Rebic e Rade Krunic, che sono arrivati entrambi alle 100 presenze ufficiali in rossonero. Tutti e due sono arrivati a Milano per volere di Maldini, uno nello scambio con André Silva, l'altro come primo acquisto del Direttore Tecnico dopo che Leonardo lasciò il club; è stato proprio il dirigente rossonero a premiarli oggi, in un clima sereno e disteso: "Siccome la coppia dei Balcani è una coppia di poche parole, gli farei un applauso". Gli ha risposto Rebic "Io sono sempre d'accordo con quello che dice Rade", lasciando la parola a Krunic. Il centrocampista ha ringraziato così: "Parlo per tutti e due. Voglio ringraziare Maldini e Massara per la vostra fiducia, ovviamente anche il mister e lo staff e, ovviamente, anche i miei compagni".
Discorso sicuramente non indimenticabile, ma che rappresenta in pieno i due calciatori, che tra alti e bassi hanno dato poco peso a chiacchiere e parole, lasciando parlare i fatti. Uno arrivato dall'Empoli retrocesso, l'altro dall'Eintracht in Germania: una coppia strana, accomunata comunque da qualcosa: nessuno dei due è infatti uno dei giocatori di spicco, uno dei "titolarissimi" o un calciatore che può prendersi copertine e prime pagine. Entrambi però sono ampiamente "nelle grazie" di mister Pioli per quello che danno, dentro e fuori dal campo. Al Milan Rade ha giocato ovunque, facendo la punta, il terzino, l'esterno, il mediano, il trequartista: non parliamo di un campione, ma uno di quei tasselli necessari a costruire un gruppo che funzioni. Pioli ne va pazzo, e il rinnovo fino al 2025 è la dimostrazione che allenatore e dirigenti hanno di lui.
Ante è invece un giocatore particolare, imprevedibile e sorprendente, in tutti i sensi. Un attimo prima può sbagliare un qualcosa di ridicolmente facile, quello dopo è capace di infilare un siluro all'incrocio dai 25 metri (Szczesny ne sa qualcosa). Senza contare che quando viene utilizzato da punta (preziosissima la sua duttilità) la squadra sembra girare ancora meglio del solito. E a proposito di duttilità, a Zagabria è stato schierato come esterno destro d'attacco. Anche qui, sorpresa: l'anno scorso fu proprio Pioli ad ammettere che in quel ruolo il giocatore non si sentisse a proprio agio. E invece eccoci qua, con Rebic pronto a dare altre soluzioni e sbocchi al gioco offensivo del Milan.
Soprattutto nell'era delle 5 sostituzioni è fondamentale avere "comprimari" così, dediti alla causa e con diversi assi nella manica. D'altronde non si arriva a 100 presenze ufficiali nel Milan per caso.
Ić
— AC Milan (@acmilan) October 28, 2022
Ante and Rade's award ceremony
in rossonero: la premiazione a Milanello #SempreMilan pic.twitter.com/cFwzWdXDcZ