L'uomo della provvidenza non basta, Milan ingannato dai soliti errori
Cresce leggermente il gioco del Milan, con piccoli segnali positivi, ma il risultato è ancora penalizzante. Un solo punto al Tardini per la banda di Allegri che vanifica il quarto centro in una settimana per l’uomo della provvidenza Stephan El Shaarawy. I soliti errori su palle inattive, vero tallone d’achille per la difesa di Allegri, sprecano il prezioso vantaggio del Faraone.
INIZIO ALLA CAMOMILLA - Primo quarto d’ora di marca rossonera in cui gli uomini di Allegri non riescono però ad essere pericolosi, tanta circolazione di palla ma fine a se stessa. Poi il Parma prende le misure e prova a controbattere con coraggio. Al 21esimo episodio dubbio in area milanista per un contatto tra Zapata e Lucarelli. Il resto fraseggio con errori individuali da parte dei rossoneri e pochissimi tiri dalle parti di Mirante. Emblematico che la prima vera conclusione “pericolosa” del Milan arriva al 42esimo con Bojan Krkic. Milan trascinato dal Faraone, unico a fare la differenza.
FARAONE IMPRENDIBILE - E’ Ancora Stephan El Shaarawy a far esultare i rossoneri, col suo quarto gol stagionale il Faraone regala il vantaggio al Milan bruciando sullo scatto Zaccardo e beffando Mirante con un tunnel. Gli uomini di Allegri avrebbero anche l’occasione di andare nuovamente in rete con Boateng che tutto solo spreca incredibilmente di testa, errore marchiano del ghanese che vanifica il gran cross di Bojan. Si riscatta poi al 12esimo con una staffilata che esalta i riflessi di Mirante, ma qualche minuto prima è provvidenziale Nocerino a salvare il risultato sul tiro a botta sicura di Gobbi.
IL PASTICCIO - Entra Montolivo, commette fallo a limite dell’area e il Milan becca gol su punizione da Galloppa. De Jong si stacca dalla barriera e i rossoneri subiscono il pari, ancora una volta da calcio da fermo, leitmotiv di questa stagione.
ULTIMI TENTATIVI - Nel finale leggero pressing dei rossoneri. Montolivo mette i brividi al Tardini con una punizione potente e precisa salvata da Mirante. Per il resto la stanchezza la fa da padrona e il Milan deve accontentarsi di un altro mezzo risultato a testimonianza che quest’anno sarà veramente dura.