.

L'intricato scacchiere Manchester-Parigi-Barcellona: i tifosi tremano, il Milan vuole giocare

di Matteo Calcagni

Mentre la Juventus si rinforza, avvicinandosi ad un doppio colpo di altissimo livello (Asamoah + Isla), il Milan è preso d'assalto da tutte le superpotenze europee: alcune interessate a Thiago Silva, alcune ad Ibrahimovic, altre ad entrambi... La dirigenza rossonera da che parte si schiera? Come affronta questa paradossale situazione da "supermarket" calcistico? Nessuna smentita ha avuto l'esito di spegnere l'incendio mediatico, anzi... I 99.9%, pronunciati prima di Allegri poi di Galliani, hanno accresciuto i dubbi ed alimentato i timori dell'intero popolo milanista. I fantasmi del passato (vedi Shevchenko e Kakà) si sono insediati nelle venature del tifo meneghino, dato che anche le varie dichiarazioni dei diretti interessati, ormai soliti ribadire lo stesso medesimo concetto di "permanenza", non riescono a mitigare la paranoia generale. Da un lato però sembra che la società rossonera non sia affatto scontenta da tutto questo "vociare". Per tenere nascoste ipotetiche trattative e/o cessioni, Galliani avrebbe potuto utilizzare uno dei suoi soliti trucchi da prestigiatore: in queste settimane, invece, è accaduto l'esatto opposto. Prima Roberto Mancini viene invitato in sede a via Turati, e giù con i rumours sulle cessioni al Manchester City; poi l'A.D. fa visita al duo Ancelotti-Leonardo, in bella mostra tra gli spalti scintillanti del Roland Garros; infine la crociera con tappa a Barcellona, coincisa con lo scatenarsi della stampa catalana, già proiettata verso il duo Pique-Thiago Silva. Tutto finito? Macché. Ora a Parigi vorrebbero anche Ibrahimovic, ma è lo stesso svedese a ribadire l'inverso. In questo labirinto mediatico, dove non si riesce più a comprendere dove il Milan voglia andare a parare, il tifoso rossonero come vive la situazione? Ci sono gli ottimisti, quelli che non si lasciano influenzare, e i pessimisti, timorosi di dover assistere ad annate deludenti. Ci sono anche tifosi lucidi, realisti ma non disfattisti, consci che il Diavolo, pur senza soldi, sa quello che sta facendo. Se la dirigenza rossonera ha deciso di partecipare a questo "giochino", senza ostacolarlo ma ricaricandolo con nuova linfa (vedi parole sulle percentuali), un motivo ci dovrà pur essere. Le opzioni sono due: 1. Si vuole far credere di voler cedere i fuoriclasse per distogliere lo sguardo da altre trattative "minori"; 2. Non ci sono soldi per investire e, per farlo, l'unica soluzione è vendere (alla grande) e poi acquistare in massa. Una soluzione forse sarà più dolorosa della precedente, ma non è da escludere che possano essere entrambe vincenti. Prevedere le esatte mosse in questo tortuoso scacchiere è quasi impossibile, ma senza perdere la bussola, e senza lasciarsi andare al panico, si potrà viaggiare con più consapevolezza e soprattutto con maggior fiducia.


Altre notizie
PUBBLICITÀ