L'eternauta col dente avvelenato
"Non abbiamo fatto nessuna offerta per Tevez. Avevamo già fatto un sondaggio in estate, ovvio che siamo ancora interessati. Ho parlato col suo procuratore e so che lui vuole il Milan, ma so anche che il City lo vuole cedere solo a titolo definitivo. Ecco, se il City accetterà il prestito allora capitolo chiuso, altrimenti... il mercato è aperto a tutti. Ovvio che ce il City rifiuterà di cederlo in prestito non sarà colpa nostra. Comunque è normale che i due sceicchi si parlino, sono di famiglia". Così sibila Leonardo Nascimento de Araújo, eternauta dal dente (parzialmente) avvelenato dopo quanto accaduto nella primavera del 2010. Un rapporto lungo ed intenso con il Milan, interrotto nella maniera più brusca e sofferente: i dissidi, non solo tattici, con Berlusconi si sono rivelati fatali, causando l'inevitabile addio dopo una stagione non positiva ma sufficiente. Da lì sembrava tutto finito, considerando le voci che davano Leonardo verso una scrivania in Brasile: il Mondiale verdeoro del 2014, infatti, sembrava necessitare della sua esperta e navigata figura dirigenziale. Non fu così e, come regalo di Natale, l'ex tecnico pensò bene di attuare il sommo "tradimento", accettando la panchina dell'Inter. Nulla da obiettare sul profilo professionale, ma il gesto non piacque al lato più focoso dell'ambiente rossonero, causando poi quell'escalation culminata il 2 aprile 2011: la roboante rimonta nerazzurra, guidata dal brasiliano, fu la miccia che triplicò l'ira milanista, scatenata ed unita in un sol coro nel derby di ritorno a San Siro. Leonardo perse sul campo e accettò di buon grado anche gli insulti di coloro che, neanche un anno prima, gli avevano riservato una standing ovation. Cerchio chiuso? Neanche per idea! Da d.s. del Paris-Saint Germain, infatti, il quarantaduenne di Niterói è pronto per una nuova sfida. Questa volta non in primissima linea, ma con il velato intento di tentare un altro sgarbo: Tevez vuole il Milan, lo ha ribadito lo stesso Leo, ma se il City non accetta il prestito... La torcida milanista si sta nuovamente irritando, la speranza è che, come accaduto lo scorso aprile, l'eternauta in scalo a Parigi rimedi un'altra e sonora sconfitta.