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L'esperienza del vecchio Milan per tornare a far bene

di Vincenzo Vasta

Nel pomeriggio il Milan scenderà in campo per la seconda gara del girone di Champions League. Dopo il pareggio scialbo contro l’Anderlecht, i rossoneri sono chiamati al risultato per rendere la qualificazione più agevole. Contro i russi, Allegri schiererà una formazione parzialmente diversa rispetto all’ultima gara di Parma. Tra gli undici titolari, nonostante qualche problemino al piede, dovrebbe esserci anche Massimo Ambrosini. Il capitano rossonero è l’uomo più esperto in Europa dall’alto delle sue 78 presenze nella massima competizione continentale. A lui, dovrebbero essere affidati le chiavi del centrocampo milanista che sarà messo a dura prova dagli uomini offensivi a disposizione di Spalletti che fanno della velocità e del movimento senza palla uno dei punti di forza della squadra.  In un momento così delicato come quello che vive tutto l’ambiente rossonero, la presenza del capitano è significativa non solo da un punto di vista tecnico ma soprattutto da quello mentale. La carica agonistica e la grande personalità del numero 23 potrebbero essere un’arma in più a favore del Milan. Per tornare a vincere in trasferta dopo quasi due anni, gli uomini di Allegri hanno bisogno anche di una delle “colonne” del vecchio spogliatoio che spadroneggiava in Europa.


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