L'emergenza si batte in due modi
Come si può combattere e vincere l'attuale emergenza infortuni? Le soluzioni praticabili sono due, diverse tra loro ma egualmente efficaci. La prima è forse la più praticabile, almeno nell'immediato: Allegri, dovendo rinunciare per almeno un mese ai vari Aquilani, Boateng e Pato, dovrà armarsi di buona volontà, sfruttando al meglio la rosa a sua disposizione. L'esempio lampante è quello di El Shaarawy: l'italo-egiziano, dopo aver deliziato San Siro contro il Novara, è quasi certo di doversi riaccomodare subito in panchina. Eppure, in quella gelida serata di Coppa Italia, è stato proprio l'ex Padova a colpire duramente l'undici di Tesser. Perchè non schiararlo nuovamente contro gli stessi avversari, considerando anche i limiti numerici dell'attuale attacco rossonero? Il Faraone ha già dimostrato di poter essere decisivo in questo Milan e, vista la moria generale, sarebbe bene lanciarlo con continuità tra i titolari. Il discorso è applicabile anche ad una "new-entry" come Merkel: al Piola sembra favorito Ambrosini, ma il kazako-tedesco ha già fatto vedere parte del suo enorme potenziale. Nelle prossime settimane, considerando lo status deficitario del centrocampo, l'ex Genoa non potrà essere dimenticato. La seconda soluzione, certamente meno economica, è quella del mercato: inutile evitare il nome di Carlos Tevez... L'argentino risolverebbe in un sol colpo gran parte dei problemi offensivi rossoneri: Robinho potrebbe retrocedere come trequartista (in attesa del Boa) supportando la coppia magica Zlatan-Apache. Sogno o realtà? La sensazione è che, dopo l'ultimo rifiuto al PSG, il Milan farà un altro tentativo per il ventisettenne del Manchester City. Non è detto che gli inglesi decideranno di accettare l'ennesima proposta rossonera, ma è innegabile che la speranza non si è ancora annebbiata del tutto.