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L'emergenza non ferma il Milan: ora attesi importanti recuperi

di Matteo Calcagni

Il Tardini, e lo si sapeva, è un campo ostico, ruvido, insidioso. Il Milan, che in Emilia ha sempre faticato, si è presentato a Parma in condizioni certamente non eccelsi: i tredici assenti hanno obbligato Allegri a schierare una formazione mai così lontana da quella "tipo". Il pericolo trappola era evidente ma, nonostante tutto, il Diavolo è riuscito a prendersi il pieno bottino, rigettando le offensive parmensi e rischiando di chiudere immediatamente la partita. Dopo il penalty conquistato da Emanuelson e trasformato abilmente da Ibrahimovic, i rossoneri già nel primo tempo hanno avuto tre occasioni per allungare: il tap-in dell'olandese calciato altissimo (e fortissimo) da due passi, il rigore (netto) non concesso su fallo di Zaccardo sullo svedese, il controllo maldestro dello stesso Zlatan a tu per tu con Mirante. Se aggiungiamo anche il palo colpito da El Shaarawy, che può però pareggiare l'autotraversa di Thiago Silva, è presto detto che l'1-0 dell'intervallo suonasse come un risultato bugiardo. Ci ha pensato proprio Emanuelson, nel periodo di maggior propensione offensiva dei padroni di casa, a chiudere le danze nella ripresa: l'orange ha condotto una splendida azione in solitaria, partita dalla propria metà campo  e conclusa in rete dopo aver saltato il portiere dei gialloblù. Il Milan mantiene invariate le distanze con la Juventus, con una trasferta e una giornata in meno sul calendario: ora l'obiettivo sarà recuperare al più presto qualche infortunato, in modo da poter presentare forze fresche sia in campionato che in Champions League. Robinho dovrebbe presto ricominciare ad allenarsi, smaltita la contusione alla caviglia, mentre per Boateng la prossima dovrebbe essere la settimana decisiva in ottica recupero. Philippe Mexes, dopo tre giornate di squalifica, tornerà a presidiare il centro della difesa contro i suoi ex compagni della Roma: Bonera non lo ha comunque fatto rimpiangere, giocando un ottimo trittico di partite a fianco di Thiago Silva. Va lodata nel complesso anche la prestazione di Stephan El Shaarawy: il Faraone non ha mostrato lampi di grande classe, ma la grinta e la voglia sono elementi di assoluta positività. Il suo contributo sarà senz'altro fondamentale anche in questi ultimi, e decisivi, mesi della stagione.


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