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Jashari spinge forte e il Bruges lo lascia fuori. Anche dal Belgio ora arrivano spinte. Il Milan spera

di Antonello Gioia

Eccoci arrivati ad un'altra puntata. La telenovela dell'estate milanista si arricchisce oggi di un nuovo episodio: Ardon Jashari non è stato convocato dal Bruges per la sfida di domani alle 18:30, valida per la Supercoppa belga, contro l'Union Saint-Gilloise; il tecnico Nicky Hayen lo ha lasciato a casa, non solo per scelta tecnica, dati gli zero allenamenti con il gruppo alle spalle, ma anche e soprattutto per questioni di mercato.

Desiderio
Lo svizzero, d'altronde, vuole trasferirsi al Milan. Solo che il Bruges, per il momento, non ha ammorbidito le sue richiesta. I belgi continuano a chiedere almeno 35 milioni di parte fissa per lasciarlo partire, mentre il Milan non andrà oltre i 32,5 già precedentemente offerti, a cui si aggiungo cinque di eventuali bonus a seconda delle prestazioni del ragazzo e di squadra. Jashari, assieme al suo entourage, sta spingendo forte affinché si trovi una soluzione.

Citica
E qualcosa inizia a muoversi anche nella stessa zona di Bruges. E' di oggi, infatti, l'intervista all'ex calciatore belga François Van der Elst che è stato critico con il club nerazzurro: "Non riesco a capire come qualcuno si rifiuti di allenarsi. Sta succedendo sempre più spesso, una ricetta collaudata. Penso sia inaccettabile. Non riesco ad immaginare come si possa sentire a suo agio. Muro del Brugge? Quando leggo che vogliono 40 milioni per Jashari, penso: sono un sacco di soldi. È un ottimo giocatore, non fraintendetemi. Ma 40 milioni? Per un centrocampista? Devono essere realisti. Il club è in una posizione di forza, ma restare sarà comunque difficile. Non si potrebbe trovare un compromesso? Il club concorda con Jashari e il Milan che lui possa andarsene ad una certa cifra, ma solo dopo le partite di qualificazione alla prossima Champions League".


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