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Ipotesi depistaggio

di Stefano Maraviglia

I vertici del Milan coadiuvati da Mino Raiola, lavorano al colpo o presunto tale che dovrebbe spiazzare la concorrenza e anticipare di qualche mese quello che con tutta probabilità, sarebbe stato fatto in estate. Il soggiorno in Brasile del braccio destro di Adriano Galliani e dell'uomo diventato ormai di fiducia in via Turati, spingono a pensare che il monitoraggio di questi giorni, sia mirato all'ingaggio e non solo a qualche semplice relazione. L'agente di Ibrahimovic è stato chiaro: "Sono quì per il colpo del Milan", poco altro resta da aggiungere. Il contorno si fa sfizioso, se ai tanti nomi citati in questi giorni vengono affiancati i pareri di illustri conoscitori del calcio sudamericano. In particolare il giocatore tirato in ballo e sconsigliato allo stesso Braida è proprio Paulinho, centrocampista del Corinthians, accostato di continuo alla casacca rossonera. Il dubbio è lecito: perchè il nome risuona continuamente in maniera poco considerata e puntualmente viene rilanciato con un certo interesse? Due le ipotesi: o il Milan è fermamente convinto delle doti in possesso di Paulinho, o semplicemente cela dietro lui, il vero obiettivo del mercato invernale. Si sa la pubblicità incrementa notevolmente il costo del cartellino, quindi perchè non sfruttare tale "arma", per sdeviare la stampa e le rivali arrivando così in maniera più agevole al giocatore puntato? La regia di Mino Raiola ha portato ad esiti inaspettati e sorprendenti, la sagacia dei vertici rossoneri ha sempre fatto il resto. Pare assurdo che nonostante tanti pareri contrari, chi di dovere nel Milan, si sia indignato in maniera tanto forte su un nome piuttosto che un altro. Nella lista figurano diversi talenti, dissimili anche nel ruolo, Paulinho pare stagnare nella parte bassa dell'elenco. Piena fiducia nel trio Braida-Galliani-Raiola, se di colpo si è parlato, il colpo si farà.


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