Inzaghi: “Spero che con Torres il Milan cambi molto, dai giocatori esigo rigore e disciplina. Noi tra le prime tre? Non vado dietro a certe chiacchiere”

Filippo Inzaghi non ha diretto gli allenamenti dei rossoneri negli ultimi due giorni: il tecnico rossonero, infatti, non era a Milanello, ma a Nyon per il forum organizzato dalla UEFA con gli allenatori delle squadre europee più importanti. SuperPippo si è presentato al raduno con il consueto entusiasmo ed è entrato in contatto con i più grandi tecnici del mondo, come per esempio quel Carlo Ancelotti che il suo modello: “Il mitico Carletto è un esempio. Mi sono emozionato quando lo hanno premiato per le tre Champions. Pensare che mi ha allenato più di 10 anni...” spiega Inzaghi alla Gazzetta dello Sport.

TANTE ALTERNATIVE - Il tecnico rossonero ha fatto poi il punto sul suo Milan e sul mercato che si è da poco concluso: “E’ stato un buon mercato e ringrazio società e presidente. L’obiettivo è quello di riconquistare i tifosi, sono soddisfatto degli acquisti. Torres non lo scopro io, ha avuto un anno difficile, ma ha tanta voglia. A me piace vedere uno che si ferma per due ore e mezza a firmare autografi, è un segno di rispetto verso i tifosi. I test sono buoni, mi auguro che con lui il Milan cambi molto. Ho 7 attaccanti e l’imbarazzo della scelta, sta a me farli rendere al meglio e saperli alternare”.

CUORE E DISCIPLINA - Nella giornata di ieri, Allegri ha dichiarato che secondo lui il Milan può sicuramente lottare per i primi tre posti, ma SuperPippo preferisce non pensarci: “Non posso andar dietro alle chiacchiere: 20 giorni fa eravamo da decimo posto. Io non mi metto limiti, anche se non sono un mago a fare le previsioni”. È un Inzaghi molto deciso quello che oggi riprenderà a dirigere gli allenamenti a Milanello e che sa benissimo cos chiedere ai suoi ragazzi: “Che rapporto ho con i giocatori? Io sono sempre lo stesso. Esigo rigore e disciplina, questo sì. E chiedo tanto cuore e rispetto per la maglia che ho sempre amato”.