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Il Sole 24 Ore - Milan, garanzie a Elliott per circa 500 milioni di euro: ecco le attività di Mr.Li e della moglie

di Enrico Ferrazzi

Dopo che gli investitori della cordata si sono sfilati, Yonghong Li, grande regista della trattativa per l’acquisto del Milan, è rimasto da solo e ha dovuto così cambiare strategia per chiudere la trattativa con Fininvest. Al fine di avere tutti i soldi per completare questa operazione, il broker ha chiesto e ottenuto un prestito di oltre 300 milioni di euro da parte del fondo americano Elliott, al quale, come garanzia, ha messo sul tavolo le sue attività in Cina (in attesa che Elliott prenda il pegno sulle azioni del Milan).

LE ATTIVITA’ DI LI - Ma quanto valgono queste attività? Se lo chiede questa mattina anche Il Sole 24 Ore, che spiega che le proprietà di Mr.Li valgono circa 504 milioni di euro. Secondo la documentazione presentata alle banche e a Fininvest, il broker avrebbe attività in Cina a proprio nome, ma anche a nome della moglie Miss Huang: si tratta soprattutto di partecipazioni in aziende del packaging, ma anche miniere di fosfati e asset nel real estate. Quest’ultima sembra essere una delle attività più rilevanti di Yonghong Li, che possiede una quota (28% in via indiretta) di un palazzo di 48 piani a Guangzhou, il New China Building (valore compressivo un miliardo di euro, quindi la quota di Li si aggira intorno ai 280 milioni). Mr.Li possiede poi anche l’11,39% della Zhuhai Zhongfu Enterprise, attiva nel packaging delle bottiglie per Coca Cola e Pepsi e quotata sullo Shenzhen Stock Exchange (la quota di Mr Li varrebbe un centinaio di milioni di euro).

QUOTE DELLA MOGLIE - Per quanto riguarda invece la moglie, sempre secondo il Sole 24 Ore, tra le attività che ha in mano ci sarebbe la Zhuhai Zhongfu Plastic Bottling, che Miss Huang possiede tramite la Beverage Packaging Company Limited e la Ruxin New Materials Technology (vale circa 40 milioni di euro), e la DongGuang Transmission & Fuel Injection Technologies della quale la moglie di Yonghong Li dovrebbe possedere circa un 25%. Le miniere di fosfati, infine, avrebbero un giro d’affari di 800 milioni di renminbi (cioè 108 milioni di euro) e varrebbero a novembre 2015 circa 648 milioni di renminbi (87 milioni di euro): per Li la quota di competenza (75%) vale 65 milioni. 


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