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Il ritorno del guerriero

di Francesco Somma

E’ stata ancora una volta la settimana di Ibra, che per il ruolo che ricopre e per la capacità di catapultare – quasi sempre nel bene – l’attenzione su di sé è il numero 1 in rossonero. A Novara il genio svedese ha incarnato senza mezzi termini il divario tecnico e caratteriale tra le due squadre, risultando il migliore in campo. E’ stata anche la settimana degli ottavi di finale di Coppa Italia: c’è chi ha giocato entrambe le partite, chi ha riposato in una e giocato nell’altra, e poi c’è chi è riuscito a fare della doppia sfida ai piemontesi un’unica grande prestazione. E’ il caso di capitan Ambrosini, probabilmente la notizia più bella di questa settimana “rossonerazzurra”. A cavallo tra mercoledì e domenica, insieme ai due successi portati a termine, il ritorno di Ambro ai livelli che gli competono è stata una gioia non da poco. Il palcoscenico non era quello delle grandi occasioni, certo, ma la condizione fisica palesata è di quelle che fanno ben sperare. L’ordine tattico, la capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, di pressare, ringhiare su ogni pallone, interrompere le azioni avversarie e, soprattutto, buttarsi dentro da mezzala pura risultando alla fine determinante. Non a caso, l’assist che ha mandato in bambola Morganella e spianato la strada a Ibra e al Milan per la prima gioia, è partita dall’interno destro del mediano pesarese. Insomma, con o senza Maxi Lopez, un biondo capace di fare la differenza il Milan lo ha già in casa…


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