Il ritorno del guerriero
Finalmente è arrivata. Dopo mesi di lunghi controlli, cure, sballottamenti tra ospedali e primari di assoluto prestigio, Gennaro Gattuso è pronto a tornare in campo e dare una mano al Milan nella seconda parte di stagione. Già da qualche settimana andiamo dicendo che il rientro del mediano calabrese tra i giocatori a disposizione di Massimiliano Allegri potrebbe rappresentare un nuovo, vecchio, acquisto per il Milan che, in mezzo, ha sofferto le pene dell’inferno in ambito di turn-over a causa dell’assenza, in contemporanea, di Mathieu Flamini e delle non perfette condizioni atletiche di Massimo Ambrosini e Clarence Seedorf oltre a un leggero calo, nelle prestazioni, da parte di Mark van Bommel. Dal punto di vista fisico, Rino si è sempre allenato con costanza percorrendo, tra i campi di Milanello, circa 10 km al giorno e, nell’ultimo periodo, quando il fastidio all’occhio sinistro, dovuto alla paresi del sesto nervo cranico, è andato via via scemando, è tornato anche a prendere contatto con il pallone, cosa fondamentale soprattutto a livello psicologico. L’affetto che si è registrato intorno a lui in questi mesi è stato incredibile e, dopo la conferenza stampa nella quale spiegò, insieme dal dottor Tavana, la sua situazione clinica, qualcosa è cambiato sia in lui che in chi lo circondava. La grande paura, finalmente, era venuta fuori ed è stato come se Rino si fosse liberato di un peso che lo opprimeva e non gli consentiva di essere più lo stesso. Ora, il guerriero è tornato, senza avere pretese di sorta in merito ad un posto da titolare ma, con un Gattuso in più nel motore, il Milan non può che guadagnarci.