Il riscatto di Fonseca dopo mesi in bilico. Avanti per la sua strada con coerenza e pugno duro
La vittoria di Madrid ha rappresentato essere la svolta per il Milan, Rafael Leao ma soprattutto Paulo Fonseca, che come scritto questa mattina da La Repubblica, è riuscito a riscattarsi dopo mesi in bilico totale. Nell'arco dell'ultimo mese e messo l'allenatore del Milan è stato messo in discussione due volte dopo le sconfitte contro Liverpool e Napoli, venendo anche un po' abbandonato da chi invece dovrebbe stargli dietro e supportarlo, ovvero la società.
Alla fine Fonseca se l'è cavata da solo, andando avanti per la sua strada con coerenza e pugno duro. La prima si è manifestata nell'approdo a una tattica pragmatica, con la difesa a 5 e l'innesto a sorpresa di Musah che difatti ha giocato un ruolo fondamentale nella partita di martedì al Bernabeu. Del secondo ne è la più limpida espressione il trattamento avuto nei confronti di Leao, con le tre panchine consecutive che anche in questo caso gli hanno dato ragione, perché il portoghese visto a Madrid è senza ombra di dubbio la versione migliore di questa stagione.
PACIFICAZIONE IN ATTO - Il Milan di questo inizio di stagione avrà sicuramente avuto problemi all'interno dello spogliatoio, ma ci sono due fatti che dimostrano la pacificazione in atto. Il primo è l'esultanza di Paulo Fonseca al momento del gol del 3 a 1 di Reijnders, con l'allenatore portoghese che si è dato alla pazza gioia come non aveva mai fatto fino a questo momento, forse solo nel derby.
Il secondo riguarda il fatto che Fonseca ha concesso il giorno libero ai suoi giocatori dopo l'impresa di Madrid, cancellando l'immagine di tecnico che non controlla lo spogliatoio. Insomma, questo Milan potrebbe essere rinato al Santiago Bernabeu, proprio nel tempo del calcio europeo, ma ora l'importante è continuare su questa strada e non accontentarsi. Mai.