Il più grande spettacolo (a Marassi) dopo Messias: super Maignan vola e lascia la sua firma di qualità
Ci ha messo le manone, Mike Maignan. Entrambe: la sinistra per stoppare il colpo di testa di Hernani destinato all’incrocio, la destra per deviare sopra la traversa l’arcobaleno carico di veleno disegnato da Portanova. Insomma, basta una sola parola: protagonista! Contro il Genoa, nonostante la vittoria netta e rotonda del Milan, il portierone francese ha lasciato la sua firma di qualità.
Portiere? No, leader!
È tornato, Mike, stavolta davvero. Col Sassuolo aveva masticato amaro, pur senza avere colpe. Ieri, invece, si è preso quello che Berardi e soci gli avevano tolto qualche giorno prima: le luci della ribalta. Il Milan ha ritrovato il suo numero uno, fenomenale tra i pali, “rompiscatole” - ma in senso estremamente positivo - in area. Già, perché Maignan, a differenza di altri suoi colleghi, in campo è un “martello”, nel senso che urla e si fa sentire, sprona i compagni e tiene alta la soglia d’attenzione.
Milan, che acquisto!
Maldini e Massara hanno fatto un colpaccio. Maignan non è un semplice portiere come tanti, no! È un avanguardista del ruolo, un rivoluzionario del mestiere più difficile nel gioco del calcio. Fortissimo con i piedi, sicuro nelle prese alte e basse, reattivo e istintivo sulla linea di porta... Insomma, un estremo difensore completo, una vera e propria garanzia per il Milan che - diciamolo! - con Mike in retroguardia si sente molto più al sicuro.