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Il papà-agente Reijnders e la scelta di andare al Milan: "Voglio il meglio per i miei figli. Ecco perchè abbiamo detto no al Barcellona"

di Enrico Ferrazzi

Tijjani Reijnders è arrivato al Milan nell'estate 2023 a titolo definitivo dall'AZ Alkmaar per circa 20 milioni di euro.  Algemeen Dagblad, noto quotidiano olandese, ha intervistato suo papà Martin, ex giocatore di di PEC Zwolle, FC Den Bosch e BV Veendam, che è anche il suo agente. E' stato lui, da solo, a presentarsi un giorno a Casa Milan per trattare il trasferimento del figlio in rossonero: "Non mi sono mai sentito insicuro al riguardo. È semplice: voglio il meglio per i miei figli. Ho un sano spirito commerciale e buon senso". 

IL MEGLIO PER IL FIGLIO - Tijjani e la sua carriera sono quindi la priorità di Martin Reijnders, a differenza di alcuni agenti che al primo posto mettono le commissioni: "Non ho idea di come si organizzano i club e gli agenti che ricevono certe cifre. Ma non è una mia preoccupazone. Il mio interesse è trovare il meglio per Tijjani. Secondo me, il 90% degli agenti non sono di grande utilità". Nel calcio esistono gli intermediari che hanno il compito di esplore il mercato: "Sono ovunque. Tijjani era nell’interesse anche di alcuni club inglesi. Anche questo è passato attraverso gli intermediari. Solo al Barcellona ho parlato direttamente con Deco, il direttore tecnico. Poi ho controllato la sua foto del profilo per vedere se era davvero lui". Anche in merito all'interesse del Milan, a contattare inizialmente il papà dell'olandese non è stato un dirigente del club di via Aldo Rossi, ma un intermediario italiano. 

IL NO AL BARCELLONA - Oltre al Milan, anche il Barcellona lo aveva messo nel mirino nell'estate 2023. Il papà-agente di Reijnders spiega perchè hanno deciso di scartare l'ipotesi blaugrana: "Ovviamente è lusinghiero il fatto che lo avevano messo nel mirino, dopotutto stiamo parlando del Barça, ma loro stavano cercando un sostituto per Sergio Busquets. Ma ho detto subito a Tijjani: 'tu non sei quel tipo di giocatore. Prima che tu te ne accorga, finisci in panchina. E tu diventeresti l'ennesimo giocatore che fallisce all'estero'". 
 


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