Il Milan all'intervallo rimane negli spogliatoi: 2-0 Juve. Prima sconfitta per Conceiçao
Il Milan cade per la prima volta nell'era Conceicao. A Torino la Juventus vince meritatamente per 2-0 con un secondo tempo in cui i rossoneri sono rimasti negli spogliatoi. La squadra di Thiago Motta nella ripresa va al doppio e gioca con molta più aggressività, segnando prima con Mbangula e poi con Weah. Brusco stop per il Diavolo che ora vede la Juventus allungare a +6 e la zona Champions che può allontanarsi ulteriormente con le gsare di Lazio e Fiorentina.
Di ripartenza
Nella prima frazione di gioco il Milan lascia il pallino del gioco alla Juventus, accettando spesso e volentieri il palleggio dei bianconeri nella propria metà campo con un baricentro molto basso. Non è chiaro se sia una precisa indicazione dell'allenatore Conceicao anche perché talvolta i rossoneri provano ad alzare la linea di pressing, anche se con scarsi risultati. Nonostante il possesso palla sia chiaramente di marca bainconera, i ritmi sono molto intensi da ambo le parti e i rossoneri hanno comunque due grandi opportunità: una con una bella occasione da corner con un tiro di Reijnders murato da Locatelli; la seconda con una ripartenza di Theo che ha generato un triplo tiro in area juventina, il più pericoloso quello di Leao ben parato da Di Gregorio con un gran guizzo. Anche la Juve ha le sue opportunità sia su palle inattive che in ripartenza, la più grande, con Yildiz che non calcia benissimo e permette a Maignan di respingere in angolo.
Secondo tempo traditore
La ripresa comincia sulla falsariga della prima frazione ma soprattutto con un'enorme occasione della Juve che innalza il livello della pressione: doppio intervento provvidenziale di Maignan, prima su un tiro da posizione angolata di Weah molto forte e subito dopo - complice un erroraccio in uscita di Theo - di istinto con la coscia su Koopmeiners. Il Milan sembra essere rimasto negli spogliatoi, la Juve va al doppio e all'ora di gioco mette a segno l'uno-due che indirizza la gar: al 60° arriva il vantaggio con Mbangula che fa partire una conclusione deviata da Royal che mette fuori gioco Maignan; al 63° il raddoppio con i rossoneri messi malissimo e Weah che mette fuori gioco Tomori e batte il portiere del Diavolo. La reazione del Milan, di fatto, non c'è: la squadra di Motta dimostra più convinzione e aggressività. Solo nei minuti finali una punizione e una ripartenza di Theo provano a sparigliare le carte ma senza alcun successo. Per la prima volta nell'era Conceicao, il Milan paga un secondo tempo affrontato malissimo. Una sconfitta pesante sia per la classifica che per la testa, oltre che la prestazione: un grande passo indietro dal punto di vista dell'atteggiamento.