Il Milan affossato dagli errori dei singoli. Notte quasi fonda
Un Milan dal fiato corto. La squadra di Massimiliano Allegri dura 15’ allo stadio Friuli. L’effetto sorpresa del nuovo modulo con El Shaarawy ed Emanuelson larghi crea spiragli nella retroguardia dell’Udinese che passato il primo quarto di gara prende il mano la sfida decidendo a suo piacimento se alzare o meno il ritmo del match. Il Milan, dal canto suo, crea quattro occasioni da gol in quattro minuti (dal 7’ all’11’) ma di queste solo la rovesciata di Mexes e il tiro di El Shaarawy fanno sporcare i guantoni e Brkic. Poi, inspiegabilmente, si spegne la luce. Un black-out totale della squadra che si disunisce e non trova più il giusto spazio tra le linee. Ed qui che l’Udinese va. In maniera devastante con gli inserimenti di Pereyra, Allan e Pasquale. I padroni di casa producono in cinque occasioni che fanno tremare la schiena di Christian Abbiati che diventerà, al minuto numero 41, protagonista dell’episodio che regala letteralmente in vantaggio all’Udinese. Da una punizione dalla destra, mezza bambola della difesa rossonera e poi l’uscita scriteriata di Abbiati che consente al colpo di testa beffardo di Ranegie che si infila alle sue spalle. Un errore incredibile che si unisce a tutta una serie di imprecisioni sulle uscite che hanno messo in difficoltà la stessa difesa milanista. Nella ripresa l’Udinese gioca molto con la palla in verticale a cercare i movimenti a pendolo di Di Natale che detta i tempi dei passaggi in profondità. Il Milan, all’inizio della ripresa, sembra ancora spaesato e Allegri decide di giocarsi la carta Boateng al posto dell’ammonito Ambrosini in una sorta di scelta scaramantica ricordando i fasti di Lecce quasi un anno fa. Proprio da un’azione del ghanese nasce la sberla che Stephan El Shaarawy scarica con rabbia, potenza e precisione alle spalle di Brkic. Terzo gol del Faraone in tre partite all’Udinese e secondo gol nella stessa porta del Friuli, quella che sta sotto la curva Nord. Nel momento in cui i rossoneri sembravano essere pronti a uscire dal momentaccio, ecco la mischia in area che costa l’espulsione di Zapata e il nuovo vantaggio, dal dischetto di Antonio Di Natale. In 10 la squadra di Allegri cerca la reazione affidandosi alla verve di El Shaarawy e Boateng che si fa espellere lasciando il Milan in 9. Allegri affossato dagli errori dei singoli. Non gira proprio. E’ notte fonda sul Milan.