Il mercato non va in vacanza: a lavoro per due "sogni di mezza estate"
Il calciomercato non va mai in vacanza, per quanto la sessione estiva sia finita solo 5 giorni orsono, nonostante ci aspettino quattro mesi di calcio giocato senza che in prima pagina tengano banco le trattative. Ma nel periodo di pausa, apparente, le società lavorano già per imbastire i colpi per il prossimo gennaio, per una sessione di mercato che è sempre meno di riparazione, divenendo l’occasione per piazzare colpi veri e propri e costruire le squadre sfruttando gli scontenti dopo la prima metà di campionato.
In questo contesto Adriano Galliani sicuramente si starà muovendo per sondare i rinforzi invernali da aggiungere alla rosa di Allegri, con alcuni nomi che continuano ad intrigare dopo essere sfumati sotto l’ombrellone. I volti sono noti e sono principalmente due: Mapou Yanga-Mbiwa e Ricardo Kakà, a lungo inseguiti nei mesi scorsi, ma alla fine tramontati e da molti accantonati come sogni di mezza estate.
Indiscrezioni odierne parlano di un diavolo attivissimo sul fronte francese, ancora in pressing sul centrale del Montpellier, forte dell’intesa trovata da tempo con il giocatore. Yanga-Mbiwa l’ha detto a ripetizione, al Milan non si può dire di no, riferendo di essere pronto ad attendere sino alla naturale scadenza del suo contratto, prevista per il giugno 2013. L’affare potrebbe ripercorrere i passi segnati dalla trattativa Montolivo, cercato dal Milan un anno fa per una cifra contenuta, riaffiancato nel gennaio 2012 con un’offerta ancora più ridotta ed alla fine approdato a Milanello a parametro zero lo scorso giugno. L’impressione, quindi, è che Galliani ci riproverà in inverno a portare Yanga-Mbiwa in rossonero, nonostante il giocatore non possa essere impiegato in Champions (il Montpellier lo schiererà sicuramente nel girone), non fosse altro per battere la concorrenza dei tanti club europei che hanno messo gli occhi su di lui (Arsenal e Chelsea su tutti). I margini ci sono, il giocatore vuole il Milan ed il diavolo ha una voglia matta di portarlo in Serie A, viste anche le carenze di una difesa che non sembra avere punte di diamante (con la speranza che Acerbi lo diventi) e che potrebbe spingere i vertici di via Turati ad accelerare i tempi.
Discorso diverso quello legato a Kakà. Sogno a lungo cullato da Galliani e dai tifosi rossoneri quest’estate, ma prospetto che sembra ancor più lontano dopo la chiusura arrivata dalla Spagna in agosto. Se prestito non poteva essere in estate (per ovvi motivi fiscali), difficile che possa divenire fattibile con l’arrivo del freddo. Complicato anche immaginare che il brasiliano possa accettare la riduzione dello stipendio necessaria a vederlo vestito di rossonero (motivo reale secondo molti che è stato alla base della fumata nera di fine agosto). Mourinho ha detto che lo rispetterà ed intanto l’ha inserito nella lista Champions (difficile non farlo visto che il Real ha una rosa di 25 giocatori contati, ma poteva essere un segnale forte, così come lo è stato quello di lasciarlo in tribuna, con un posto vacante in panchina, in Supercoppa di Spagna), ma la rottura fra i due sembrerebbe davvero insanabile. Dall’altro lato i media spagnoli addebitano, anche se indirettamente, i mal di pancia di Ronaldo alla mancata partenza del brasiliano, chissà che per mettere a tacere i rumori che giungono dal ventre portoghese Perez non si convinca a lasciar partire Kakà in gennaio. La cosa sembra altamente improbabile, oseremmo dire quasi impossibile, ma, come abbiamo fatto sino ad ora, non possiamo far altro che lasciare uno spiraglio, attendendo che il tempo (i costi e le tribune) portino consiglio alle parti in causa.
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