Il mercato ha portato cambi, cambiamenti e lavoro
Insieme alla crisi economica generale ha stravolto la rosa del Milan, il calciomercato per i rossoneri è significato tagliare con il passato. Fino alla scorsa stagione in casa milanista spiccavano nomi quasi leggendari, oggi quei miti sono stati sostituiti da altri giocatori, meno carismatici e blasonati, ma molto determinati e carichi. Nesta e Thiago Silva hanno liberato il posto per Acerbi e Zapata, Gattuso e co. sono stati "rimpiazzati" da Montolivo, De Jong e gli altri, mentre Ibrahimovic ha visto Giampaolo Pazzini ereditare la sua maglia. Tanti addii per tanti arrivi, differente il peso specifico dei protagonisti, anche per le casse del club, oggi alleggerite di un pesantissimo fardello. Molti i volti nuovi in quel di Milanello, il ciclo in partenza deve contare sull'apporto di un gruppo nutrito, pronto a farsi carico della situazione, sia a livello tecnico che a livello numerico. Prime apparizioni in campionato e già primi giudizi sugli innesti ingaggiati dalla dirigenza, pareri contrastanti e ancora poco attendibili, se si tiene conto dell'origine calcistica di alcuni elementi, cresciuti tecnicamente lontani dall'Italia e dunque, alle prese con un immancabile periodo di ambientamento. Allegri sta lavorando su più fronti, in primis quello tattico, il Milan potrebbe cambiar pelle, ma prima deve abituarsi e imparare al meglio i nuovi meccanismi e le caratteristiche dei vari interpreti. Il gruppo è chiamato a concentrarsi non solo sulla posizione in campo e sugli eventuali movimenti in fase di non possesso, ma anche sulla creazione del gioco e sul rifornimento agli attaccanti. Perso Ibra che da solo creava l'intera azione e ingaggiato Pazzini, abilissimo finalizzatore della manovra, la compagine rossonera sta scoprendo il proprio bomber, per imparare come servirlo al meglio e metterlo così, nella condizione di colpire. Il lancio lungo, lascia il posto allo sviluppo dell'azione sulle corsie laterali, i terzini diventano i primi assist-man e ciò che ieri era solo un diversivo, oggi è diventato la base dalla quale partire. Il mercato estivo ha portato tantissimi cambiamenti, a pochi giorni dalla sua chiusura e a pochi mesi dall'apertura di quello invernale, si attende una crescita visibile sul campo e nei risultati, in attesa di ulteriori migliorie e accorgimenti, da rivedere poi nella sessione natalizia.