.

Il gioco delle tre carte: pro e contro

di Matteo Calcagni

Un posto, tre contendenti. Il Milan è pronto a ripiombare sul mercato, con l'obiettivo conclamato di rimpiazzare Cassano fino al termine della stagione. "Vogliamo un prestito, al massimo con diritto di riscatto, in modo da tenere il posto caldo ad Antonio" così ha dichiarato ieri Adriano Galliani, deciso nel voler aspettare il talento di Bari Vecchia. L'Amministratore Delegato ha anche strizzato l'occhio a Maxi Lopez: una frase che, in "gallianese", potrebbe significare che il Diavolo virerà su altri attaccanti. Un centravanti part-time? Non necessariamente. A giugno il Milan, a meno che Inzaghi non decida di continuare ancora, dovrà comunque procedere in termini di innesto: un posto che potrebbe essere preso dal "Mister X" di gennaio, sempre che dimostri il suo valore in maglia rossonera. Tre nomi, nelle ultime ore, rimbalzano più velocemente degli altri, ma non è da escludere che qualcun'altro possa subentrare dalla nebbia, come spesso e volentieri il Milan ci ha abituato. Maxi Lopez è il primo, ma la "candidatura" di Galliani potrebbe essere un'arma a doppio taglio. La carta d'identità gioca a favore dell'argentino che, tuttavia, non sembra convincere in maniera esagerata: prima punta pura, forse inadatto alla tipologia di gioco di Allegri. Drogba è il secondo, ma l'età, l'ingaggio e la politica milanista sugli ultratrentenni, cozzano in maniera evidente con lo status di "star" dell'ivoriano. Al centravanti del Chelsea potrebbe essere proposto un contratto di sei mesi con opzione, come accadde a van Bommel l'anno scorso, ma non è scontato che si possa trovare un accordo. Il terzo nome è Marco Borriello: ex col dente meno avvelenato, dopo che prima Montella poi Luis Enrique, in sequenza, lo hanno relegato a riserva di Vucinic, Totti, Osvaldo e chi più ne ha, più ne metta. Molti tifosi non amano questo cavallo di ritorno, complici la separazione, il gol con esultanza a San Siro e qualche frase poco elegante. Borriello avrebbe tuttavia tutte le carte in regola per reintegrarsi velocemente. Nel 2009/10, sotto la guida di Leonardo, faceva coppia con Pato, oggi potrebbe giocare (grazia alla sua duttilità) sia con Robinho che con Ibrahimovic. Lo svedese si è sempre trovato bene accanto a prime punte dedite al "lavoro sporco": chiedere al "Jardinero" Julio Ricardo Cruz per informazioni. La Roma difficilmente accetterà una cifra irrisoria, ma probabilmente si accontenterà di qualche milione in meno rispetto ai 10 pagati in estate al Milan: liberarsi del pesante ingaggio di Borriello, troppo esorbitante per una riserva, sarebbe un ottimo punto di partenza su cui intavolare la trattativa. Per risanare lo strappo coi tifosi ci sarà tempo, ma la dirigenza deve valutare l'utilità e l'adattamento in breve termine, elementi essenziali per i "colpi" invernali.


Altre notizie
PUBBLICITÀ