Il coraggio di puntare sui giovani
Abbiamo fatto l'abitudine a sentir parlare di cifre, bilanci e l'ormai arcinoto Fair Play Finanziario, tutti argomenti che interessavano ben poco il tifoso medio sino a pochi anni orsono, ma che sono diventati spunto di discussione quotidiana al "bar dello sport" (mitologico luogo di culto pallonaro nostrano).
Ai novelli economisti del pallone da fogli di giornale rosa, sciarpa allo stadio e birra davanti al televisore (come chi scrive) molte cose ancora non risultano del tutto chiare, abbiamo difficoltà a confrontarci con ammortamenti e particolari formule contrattuali (incomprensibile, per esempio, vedere che Mattia Destro passa alla Roma in prestito per 11,5 milioni di euro più diversi cartellini di giovani promesse, con il riscatto dell'intero cartellino fissato a "soli" 4,5 milioni di euro più bonus). Ciò che ci appare evidente, però, è che, in un calcio che punta al contenimento dei costi, la miglior strada percorribile è quella di puntare sui giovani.
Il Milan sta scoprendo le qualità di giocatori come El Shaarawy e De Sciglio, uniche certezze di una squadra piena di punti interrogativi, trascinatori a dispetto dell'anagrafe, campioni in erba per il diavolo del presente e del futuro. La società rossonera ha puntato parecchio sul vivaio negli ultimi anni, ha cresciuto diversi talenti nelle formazioni giovanili, fornendo un plotone di aspiranti professionisti alle serie minori italiane (pensiamo ad Ely, Comi, Hottor, Innocenti, Desole, Calvano, Ferreira, Bertoni e Piscitelli solo nell'ultima sessione di mercato). Della squadra che lo scorso anno è uscita rocambolescamente nelle semifinali di Coppa Italia, alle dipendenze di Aldo Dolcetti sono rimasti davvero in pochi, i più giovani, in un ricambio generazionale naturale per le formazioni Primavera.
Uno di questi è Bryan Cristante, prospetto a dir poco interessante, giocatore a cui la dimensione giovanile inizia a stare stretta, nonostante la carta d'identità reciti 1995 alla voce anno di nascita. Il 17enne italo-canadese è uno dei giocatori più interessanti dell'intero panorama giovanile italiano e non solo, perché su di lui vi sarebbero gli occhi dei club di mezza Europa, su tutti il Chelsea di Abramovich, secondo fonti inglesi pronto ad offrire 1,3 milioni di euro per strapparlo alla folta concorrenza. Il ragazzo di San Vito al Tagliamento ha qualità fisiche e tecniche importanti, una personalità incredibile ed un bagaglio d'esperienza non da poco visto che può vantare anche una presenza in Champions League contro il Viktoria Plzen.
Spesso protagonista nel precampionato rossonero, Cristante è stato rispedito in Primavera a farsi le ossa, ma su di lui volteggerebbero gli "avvoltoi" di mercato, altro sintomo che il ragazzo è di una pasta particolare, quel materiale da raffinare, da plasmare per tirare fuori il campione che c'è in lui. Nel calcio in cui i Verrati, Borini e Giuseppe Rossi sono costretti ad emigrare per esprimere il proprio talento e vederlo ripagato profumatamente a suon di euro e, soprattutto, di una maglia da titolare in un campionato importante, sarebbe l'ora che anche le formazioni italiane iniziassero a puntare maggiormente sui giovani.
Ci hanno ripetuto all'infinito che le difficoltà ad emergere in Serie A per i giovani sono legate ad un campionato difficile come pochi altri, ma il livello è sceso vertiginosamente ed oggi ragazzini come El Shaarawy, Pogba, Insigne e Florenzi si palesano come i migliori in campo di alcune delle maggiori formazioni tricolori. La speranza è che il Milan sappia cogliere il momento e provare a lanciare Bryan Cristante in un centrocampo che continua a provare soluzioni alternative come lo spaesato Traore "ammiraro" contro il Cagliari. E' il momento di blindare giocatori di questo calibro, il che non vuol dire ricoprirli necessariamente di soldi, ma anche e soprattutto garantirgli una ribalta e la possibilità di confrontarsi con campionati di un livello degno delle loro qualità. In un momento in cui Verratti ribadisce che il Psg è stata l'unica formazione di un certo livello a puntare su di lui, in cui Giuseppe Rossi ribadisce quanto nessuna compagine italiana credesse in lui nel momento in cui si vide "costretto" ad accettare il Villareal, non resta che sperare in un cambio di rotta netto ed in una scelta coraggiosa di Adriano Galliani e Massimiliano Allegri, con Bryan Cristante in cima alla lista di volti nuovi da lanciare.
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