Ibrahimovic a Sky: "Questa squadra non ha esperienza per giocare da Campioni d'Italia. Da vincitore sei un bersaglio per tutti"
Zlatan Ibrahimovic ha parlato a Sky nel post partita di Udinese-Milan.
Ora hai il record per il gol più “vecchio” della Serie A, hai superato Costacurta: “Meglio che lo tiene lui questo record, non lo voglio io (ride, ndr)”.
Sei entrato nella storia di questa società, questo vuol dire che ti fermerai ancora in questa società e ti legherà di più alla squadra? “Sono orgoglioso di entrare nella storia di questo club. È un grande club con grande storia, con grandissimi giocatori. C’è il mio nome e significa tanto per me. Questo gol non mi ha portato tre punti, quello che volevo. Poi prima partita da capitano del Milan mi ha dato orgoglio, purtroppo non è andata come volevamo. Ma mi sentivo bene, poi non giocavo da titolare da 14 mesi. L’importante è stare bene, se sto bene come oggi non ho dubbi. Credo ancora in me stesso”.
C’è ancora spazio per emozionarti nella tua carriera? Ci racconti come la squadra oggi ti ha dato la fascia? "Secondo me c’è ancora spazio. Ismael oggi è venuto in camera mia e mi ha detto che voleva che fossi il capitano. Gli ho detto va bene, ti tolgo questa pressione (ride, ndr). Stavo bene, mi sono preparato nel miglior modo che potevo fare. Purtroppo la partita non è andata bene, dobbiamo alzare il livello”.
Cosa succede a questa squadra? “Quando giochi da campioni d’italia sei un bersaglio e uno stimolo per tutti. Quest’anno giochiamo sotto pressione tutte le partite. Quando giochi in un grande club è così, tutti vogliono battere il Milan perché è campione d’Italia. Guarda l’Udinese che quando fa gol, sembra che hanno fatto un gol in una finale. Ma è anche giusto, perché fanno gol contro i Campioni d’Italia. Questa squadra non ha esperienza per giocare da Campioni d’Italia. Per questo arrivano questi up and down. Non siamo riusciti a tenere il livello alto per tutte le partite, non siamo riusciti a stare al massimo sempre. Non è una scusa ma una spiegazione a quello che è successo".
Come la vivi la Champions da fuori? “Tutti vogliono giocare in Champions. Quando era il momento di dare le liste non ero pronto, rispetto la scelta e ora posso solo preparare i miei colleghi nel migliore dei modi in allenamento. Ho fiducia nella squadra, hanno fatto bene finora e faranno bene anche contro il Napoli”.
Sul percorso delle italiane in Europa. Come ti sembra? Molto positivo. Eravamo 7, ora siamo 6, parlo da italiano. 3 in Champions e le altre in Europa e Conference. È una cosa positiva, la Serie A prende più punti. Il campionato sta andando bene secondo me. Quando hanno detto che la Serie A non è bella come la Premier e poi l’Italia ha vinto l’Europeo non si parlava tanto… Sono contento per le tre squadre italiane in Champions”.
Vuoi continuare: Se sto bene voglio continuare. Chi si smette si lamenta di aver smesso. Se sto bene posso fare ancora di più. Poi ho sofferto troppo in questi 14 mesi, voglio prendermi una rivincita. Io sto bene al Milan, dipende da loro cosa cercano, che idea c’è. Io sono disponibile, non ho fretta”.
Sul rigore: “Secondo me ho tirato bene il primo, poi il portiere ha fatto una bella parata. Poi è arrivato il secondo e ho pensato “Adesso butto pallone e portiere dentro” (ride, ndr)”.