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I campioni del Milan che potevano essere del Leverkusen: Kakà e Theo, come cambiò il loro destino

di Gaetano Mocciaro

Il destino di due giocatori tra i più rappresentativi del Milan di ieri e di oggi poteva prendere la strada di Leverkusen. E sarebbe stata quasi certamente un'altra storia: parliamo di Kakà e Theo Hernandez, rossoneri in ogni caso ma "diavoli" e non "aspirine".

La storia del brasiliano risale al 2002. Il Bayer Leverkusen ha sempre una certa ascendenza verso i calciatori brasiliani: Tita, passato anche al Pescara, legò il suo nome alla Coppa UEFA vinta nel 1988 avviando la rimonta in finale sull'Espanyol. E poi Jorginho, Emerson, Paulo Sergio, Lucio, Zé Roberto. Nell'estate del 2002 il club ha messo le mani su alcuni giocatori del futebol bailado: Juan (che vedremo anche nella Roma) dal Flamengo, mentre dal Sao Paulo gli occhi sono sull'attaccante França e il trequartista Kakà. Quest'ultimo aveva impressionato gli scout e non solo. Di fatto nel talento brasiliano avevano visto un possibile sostituto della stella di allora, Michael Ballack, destinato a trasferirsi al Bayern Monaco.

Per rendere l'idea di quanto Kakà fosse vicino al Milan basti pensare che il tecnico del Leverkusen di allora, Klaus Toppmoller, si sbilanciò: "È un giocatore impressionante e sa segnare con frequenza come Ballack. È in cima alla nostra lista dei desideri". Lo stesso giocatore aveva manifestato l'intenzione di trasferirsi in Europa. Poteva arrivare per 9 milioni di euro, il club desiste. "Non avevamo abbastanza soldi" dichiarerà il direttore generale dell'epoca, Reiner Calmund. E si morde le mani. Andrà al Milan un anno dopo, per 8.5 milioni. Il resto è storia.

Théo Hernandez fu a un passo dal Bayer Leverkusen, anzi, era praticamente fatta se non ci fosse stato il famigerato blitz di Paolo Maldini nell'estate del 2019. Ad ammetterlo lo stesso francese, che in un'intervista dichiarò: "Ero molto vicino al trasferimento al Bayer Leverkusen, ma lui (Maldini, ndr) ha capovolto tutto. È venuto a trovarmi in vacanza e abbiamo parlato molto. Ho capito subito che sarei dovuto andare al Milan". Il giocatore era rientrato al Real Madrid dopo il prestito alla Real Sociedad, ma non rientrava nei piani dei blancos, tanto da aver trovato l'accordo con i tedeschi per il trasferimento del giocatore per 20 milioni di euro. L'incontro a Ibiza tra il dirigente rossonero e il giocatore ha cambiato la storia. Venerdì contro il Lecce è arrivato il gol numero 29 in Serie A, eguagliando proprio Paolo Maldini, che su Instagram si è complimentato col giocatore:  "Grande Theo. La piccola differenza è che io ci ho messo 25 anni, a te ne sono bastati 5. Sei speciale!". E chissà se Theo emulerà Maldini anche per fedeltà al Milan. Lui ha detto di essere: "Molto felice".
 


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