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Gazzetta - Un Milan di ferro vince in 10 contro 11. Le scelte di Fonseca hanno pagato

di Lorenzo De Angelis

Se tifosi e Fonseca volevano una risposta da questa squadra l'hanno avuta, anche perché la prestazione di ieri del Milan è stata tanto stoica quanto commovente. In 10 contro 11 per più di un'ora la formazione rossonera ha difeso con le unghie e con i denti il gol segnato al diciassettesimo minuto da Samuel Chukwueze, che alla fine è falso la vittoria e tre punti importantissimi per testa e classifica. 

Dietro la vittoria di ieri sera, scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport, c'è però la complicità di un Udinese che ha sfruttato male la superiorità numerica rischiando addirittura di subire il gol del 2 a 0 in più occasioni. I due interventi del VAR, che hanno annullato ai friulani altrettante reti, possono essere un alibi, ma ci sono troppe cose nella squadra di Runjaic non hanno funzionato, a partire dalle stesse scelte dell'allenatore.

HANNO PAGATO LE SCELTE DI FONSECA - Leao, Tomori ed Abraham fuori. Alla fine, in un modo o nell'altro, le decisioni di Paulo Fonseca hanno pagato anche questa volta. Addirittura l'allenatore portoghese ha lasciato fuori per tutta la partita il connazionale e numero 10 pur di far valere le sue idee, che hanno rimarcato un concetto inequivocabile: il Milan viene prima di tutto e tutti. 

Lo aveva detto ai suoi uomini giovedì, nel primo discorso post sosta, e lo ha ribadito venerdì in conferenza stampa. Quello contro l'Udinese non è stato dunque un semplice turnover in vista del Bruges, bensì un messaggio recepito forte e chiaro da chi ieri è stato fatto sedere in panchina, proprio come Rafael Leao, mai come questa volta escluso per scelta tecnica, a conferma del fatto che oramai non è più intoccabile (o quasi) come gli ultimi anni con Stefano Pioli. 


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