Gazzetta - Pulisic, Morata, Abraham e Leao: i 4 diavoli che hanno cambiato la faccia al Milan
Solo una settimana fa Milano si svegliava e metteva nel mirino della sua serata il derby della Madonnina. Se dalla sponda nerazzurra si respirava eccitazione, da quella rossonera prevalevano i dubbi e l'amarezza dei sei precedenti oltre che di un inizio stagione deludente. Quella sera però Paulo Fonseca decide con coraggio di schierare quattro attaccanti e cambia il volto del Milan. I rossoneri con Pulisic, Morata, Abraham e Leao in campo contemporaneamente hanno cambiato volto.
Forza 4
La mossa di schierare quattro attaccanti nello stesso momento sembrava più il tentativo quasi disperato di Fonseca di salvare un avvio di stagione impalpabile. Come scrive la Gazzetta dello Sport, però, dopo due partite con questo schieramento tattico i risultati si vedono: due vittorie consecutive, cinque gol segnati e solo uno subito. Un modulo che funziona e che il tecnico portoghese continuerà a sfruttare perché permette un primo pressing più omogeneo e aggressivo, favorito anche dalla crescita partita dopo partita in fase di interdizione di Fofana in mezzo al campo. La prima linea a quattro di attaccanti, che ancora può essere perfezionata, ha messo in difficoltà sia Inter che Lecce nel costruire dal basso, tanto che sia la prima rete nel derby che almeno due gol con i salentini sono arrivati su un recupero palla nella metà campo avversaria di uno dei 4 moschettieri.
Alvaro e Christian
Se tutti e quattro - anche Leao - stanno facendo molto bene, c'è da dire che sono soprattutto Alvaro Morata e Christian Pulisic al momento gli uomini in più a disposizione di Fonseca. Lo spagnolo è il leader che il Milan stava cercando. Tatticamente la posizione ibrida di seconda punta/trequartista ne esalta le caratteristiche mentre dal punto di vista mentale sta dando una bella scossa: nonostante arrivi dalla vittoria nell'Europeo, è approdato a Milano senza superbia e spocchia ma solo con tanta voglia di lavorare e mettersi al servizio. L'americano invece ha iniziato la stagione con il turbo: l'anno scorso ha messo a referto i migliori numeri in carriera ma da come è partito quest'anno sembra che voglia superarsi immediatamente. Considerando la Champions il numero 11 è già a quota 5 gol e due assist in otto partite: tra l'altro nelle ultime quattro è andato sempre a segno. Il vero uomo in più e fuoriclasse rossonero, oggi, è lui.