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Gazzetta - Pioli in bilico: il solito Sassuolo decisivo. I 4 ingredienti per salvarsi

di Francesco Finulli

Un Natale complicato per Stefano Pioli, lavorativamente parlando. L'allenatore rossonero è, per la prima volta da quando è al Milan, veramente a rischio di saltare. Dopo il pareggio di Salerno, la posizione del tecnico si è fatta sempre più incrinata e il club, dopo averci riflettuto su, ha comunque deciso di dargli ancora tempo. Le prossime gare saranno decisive, a partire da quella di sabato contro il Sassuolo.

Bestia nera

Come scrive questa mattina la Gazzetta dello Sport, il fatto che il Milan si giochi qualcosa di importante con il Sassuolo non è una novità. La squadra emiliana fin dal suo primo anno in Serie A ha dimostrato un certo feeling con i rossoneri e da dieci anni a questa parte si è rivelata spesso un osso duro, segnando nel bene e nel male momenti importanti delle stagioni del Diavolo. L'ultimo incrocio è stato un 5-2 subito dalla squadra di Pioli a San Siro, nel mese di gennaio: risultato umiliante e uno dei punti più bassi della scorsa stagione. Ma anche nel primissimo incontro furono fuochi d'artificio: 4-3 neroverde e Allegri esonerato il giorno dopo. Tra queste due gare una costante: Domenico Berardi. Quando vede rossonero, l'esterno della Nazionale si esalta particolarmente e anche sabato è il pericolo numero uno di una squadra che, peraltro, non sta facendo benissimo. Ma il Sassuolo e Berardi potrebbero ancora essere arbitri di qualcosa di grande per il Milan e per Pioli, come accaduto in passato.

Quattro ingredienti

Il Milan sulla carta dovrebbe stare tranquillo e potrebbe sconfiggere il Sassuolo. Ma il momento è durissimo e serve soprattutto un riscatto a livello psicologico. La rosea oggi prova a individuare quattro ingredienti che mescolati insieme potrebbero rimettere Pioli sulla retta via. Per prima cosa vanno date le giuste motivazioni ai top player: su tutti Leao e Theo sono apparsi svogliati contro la Salernitana e vanno messi nelle condizioni, anche mentali, di poter incidere e decidere le partite. Poi ci sono i fedelissimi di Pioli, quelli che stanno giocando sempre o più degli altri: da Maignan a Calabria, passando per i nuovi Pulisic e Reijnders. Ma soprattutto Olivier Giroud che in passato si è dimostrato molto abile a togliere le castagne dal fuoco. Quindi, tanto passerà dalla difesa. Per l'ennesima volta, causa infortunio, la retroguardia cambierà assetto. Contro il Sassuolo si va verso la coppa Kjaer-Simic, un incontro generazionale. Da ultimo, serve il grande mantra di Pioli: lavoro. Nelle stagioni passate, in mezzo a tante difficoltà, il Milan ne usciva così: quest'anno le crisi non hanno portato a rinascite e con il Sassuolo sa di ultima spiaggia anche in questo senso.


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