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Gazzetta - Pioli imputato: club attacca sugli infortuni, i giocatori (per ora) lo salvano. Le ombre di Conte e Abate

di Francesco Finulli

tempi del Pioli is on fire sono finiti. Con il deludente pareggio di Salerno, al margine del quale è arrivato l'ennesimo infortunio e un'altra prova senza carattere, la posizione di Stefano Pioli è più che mai in bilico. Ieri sono state ore di grande riflessione e di confronti con tra club e allenatore, ma soprattutto tra club e calciatori. Il tecnico rimane sulla panchina ma i punti oscuri sono tantissimi.

Discordia infortuni

Come scrive la Gazzetta dello Sport ieri il Milan ha messo seriamente in dubbio la panchina di Pioli, come mai era accaduto prima (LEGGI QUI la notizia di MilanNews.it). Alla fine il tecnico è stato "salvato" dai suoi stessi giocatori. Secondo quanto riporta la rosea, infatti, la società nella giornata di ieri avrebbe sentito anche la maggior parte dei giocatori più rappresentativi della rosa che, evidentemente, almeno per la maggior parta si sono schierati dalla parte di Pioli. Dunque si continua, ma ogni gara sarà una mezza condanna, a partire dal Sassuolo. Cardinale e il club puntano il dito soprattutto sugli infortuni. Essere arrivati a trenta in sole 17 giornate è davvero troppo e ha generato una serie di problemi connessi: prestazione scadente in campionato, eliminazione della Champions, svalutazione giocatori. Lo staff di Pioli è in discussione, a partire dal fidato preparato atletico Osti: l'impressione è che il margine di errore per il mister e la sua squadra di collaboratori sia ormai nullo.

Conte e Abate

Alla fine, però, si andrà avanti con Pioli e la motivazione è molto semplice (come anticipato anche da MilanNews.it): mancano alternative credibili a questo punto della stagione. O meglio, più che credibili, fattibili. Come può un Antonio Conte non attirare? L'ex Juve e Inter attira eccome il Milan che gioverebbe non poco dalla capacità del tecnico pugliese di tirare fuori dai propri giocatori il meglio a livello di motivazioni e spirito, una delle tante mancanze del Diavolo di oggi. La rosa c'è e con un paio di accorgimenti andrebbe bene anche per Conte. Il problema è finanziario, soprattutto a stagione in corso. A fine anno, eventualmente, se ne può riparlare. L'unica altra alternativa credibile sarebbe Ignazio Abate che sta facendo molto bene con la Primavera. Ma proprio questo è il punto: passare dal settore giovanile alla prima squadra, con le pressioni che ci sarebbero, potrebbe essere un gioco che non vale la candela.


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