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Gazzetta - Milan, ieri è partito il ricorso al Tas: la difesa milanista si basa su tre punti. Sentenza entro il 20 luglio

di Enrico Ferrazzi

Dopo la sentenza della camera giudicante dell’Uefa, il Milan aveva annunciato immediatamente che si sarebbe appellato al Tas di Losanna e proprio ieri è partito il ricorso del club di via Aldo Rossi che spera di riuscire a ribaltare il verdetto di Nyon ed essere riammesso alle coppe europee. Nei prossimi giorni, i rossoneri allegheranno alla richiesta pagine e pagine di motivazioni per spiegare al Tas che la decisione presa dall’Uefa è stata troppo penalizzante per il Diavolo.

TRE PUNTI CHIAVE - Come riporta questa mattina La Gazzetta dello Sport, la difesa del Milan punterà principalmente su tre punti chiave: rimbalzare le responsabilità alla precedente gestione, guardare agli altri casi di conti sforati in cui la vertenza si era chiusa con la concessione del Settlement e infine se il club ha modificato in corsa il proprio business plan era per necessità e l’eventualità non va interpretata come un difetto di credibilità verso l’attuale management.

SENSAZIONI - Intanto, nella giornata di ieri, l’ad Marco Fassone ha espresso le sensazioni della società su questa vicenda: “Non so quali percentuali di riuscita avremo, ma posso assicurare che daremo il massimo fino al novantesimo e anche oltre perché la sentenza sia modificata. Così non fosse i tifosi non si spaventino: avremo qualche soldo da spendere in meno ma il progetto non cambierebbe. La violazione dei bilanci, nel triennio 2014-2017, effettivamente c’è stata e la sanzione deve esserci, ma proporzionata. E un’esclusione va oltre. Un club come il nostro non lo merita. Mi auguro che i giudici decidano serenamente”. La sentenza del Tas è attesa entro il 20 luglio e in via Aldo Rossi si augurano che possa dare finalmente una bella notizia dopo diverse settimane in cui ci sono state quasi esclusivamente news negative.


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