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Gazzetta - Milan-Ibrahimovic, stop in attesa della sentenza Uefa. Inoltre Ibra rallenterebbe il progetto giovani

di Salvatore Trovato

Sembrava tutto fatto (o quasi). Era solo questione di tempo, dicevano le indiscrezioni. Invece, un po’ a sorpresa, la trattativa per il ritorno a Milano di Ibrahimovic ha subito una brusca frenata. L’operazione non è ancora tramontata del tutto, ma in via Aldo Rossi - scrive La Gazzetta dello Sport - si sarebbe accesa qualche spia nelle ultime ore. Tradotto: i vertici di via Aldo Rossi non sarebbero più così convinti della bontà dell’affare.

DUBBI E UEFA - L’arrivo di Ibra - osserva la rosea - potrebbe porre un freno alla crescita di Cutrone e in generale rallentarebbe il progetto giovani che la società ha in mente. Lo svedese accetterebbe un contratto di sei mesi, ma è convinto di poter strappare il rinnovo per un’altra stagione. Con Higuain l’attacco sarebbe sistemato per un campionato e mezzo, ma due centravanti di più di trent’anni viaggerebbero in direzione opposta allo svecchiamento del gruppo. Inoltre, in vista del verdetto UEFA, il Milan intende muoversi sul mercato a fari spenti per non destare l’attenzione di Nyon. In realtà l’operazione Ibrahimovic non comporterebbe spese folli, ma Zlatan resta una figura ingombrante e avvicinarsi alla sentenza con lui a bordo potrebbe essere controproducente.

FRENATA NETTA? - Ma c’è dell’altro. Alcuni segnali fanno pensare che la frenata sia netta e che sia stato lo stesso Ibra - intenzionato a rispettare il contratto che lo lega ai Galaxy fino al 31 dicembre 2019 - a stoppare le trattative. Zlatan e la famiglia si sarebbero abituati alla vita in California e starebbero valutando la possibilità di restare negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’entourage dell’attaccante, invece, non ci sarebbe stato alcun cambio di marcia.


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